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Il meeting di Rimini ha sancito, con un'apoteosi generale, l'intangibilità di Mario Draghi, nuovo salvatore della Patria. Ma questo sarebbe nulla, se non fosse che parecchi di coloro che si candidano al Parlamento lo incoronano già Presidente del Consiglio. Chi meglio di Lui? A questo punto sorge però un piccolo problema: perché io dovrei andare a votare? La democrazia si regge sul consenso popolare, e il disgusto di tanta gente verso la politica deriva proprio dal fatto che, deposta la scheda nell'urna, si ha l'impressione di essere stati presi in giro. Vogliamo forse un'oligarchia? Vogliamo che ci governi un dio in terra? L'autorevolezza, in democrazia, deriva dal consenso popolare. Quindi il signor Mario Draghi si presenti alle elezioni e verifichi sul campo la sua credibilità. O vogliamo continuare a far finta che votare serva a qualcosa?
Tiziano Lissandron
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Il Gazzettino