Le nostre Forze dell’Ordine si confermano le migliori e hanno versato il loro tributo di sangue. Ma quanta indignazione per la leggerezza con cui si gioca con la vita dei...
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Questo è un risultato cui tutti correvano dietro in Europa e che, guarda caso, si è concretizzato in Italia grazie alle nostre Forze dell’Ordine che ancora una volta si dimostrano le migliori. E ancora una volta, soprattutto, hanno versato il loro tributo per la nostra sicurezza, con un Poliziotto rimasto ferito in azione. A lui vogliamo dimostrare tutta la nostra solidarietà, a tutti i colleghi intervenuti il nostro massimo orgoglio, ai nostri rappresentanti politico istituzionali il nostro ennesimo appello, perché abbiamo i più valorosi Servitori dello Stato che, però, nel panorama internazionale restano i peggio trattati”. Con queste parole Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), commenta la notizia che a Milano, oggi, è rimasto ucciso in un conflitto a fuoco Anis Amri , l’autore della strage di Berlino che, fermato da una volante a Sesto San Giovanni, ha sparato agli agenti urlando “Allahu akbar” ed è poi morto durante la sparatoria che ne è conseguita. Uno dei due Poliziotti che hanno fermato il killer è a sua volta rimasto ferito, e si trova tuttora ricoverato con un proiettile nella spalla, ed i media non hanno tardato a fornire ogni dettagli sull’identità sue e del collega impegnato nell’azione.
“E’ indispensabile testimoniare rispetto a questa cosa tutta l’indignazione per l’ennesima riprova di quanto non importi a nessuno, in realtà, dell’incolumità e del benessere delle Forze di Polizia – si infuria il veneziano Mirko Schio -. Quanta leggerezza nei confronti della vita dei nostri ragazzi! Ma come è possibile non domandarsi se sia prudente o anche solo opportuno divulgare certi dati rispetto a persone che mettono la propria vita in gioco? E’ sempre troppo facile e frettoloso sciorinare complimenti e congratulazioni quando arrivano i risultati, ma in concreto chi davvero rende quanto dovuto a questi Servitori dello Stato e dei cittadini? Chi si preoccupa del loro benessere, delle loro esigenze di servizio, umane, familiari, professionali? Diamo per scontato che i terroristi debbano essere fermati e che i Poliziotti debbano finire in ospedale o anch’essi all’obitorio… ma non vogliamo più che sia così. Vogliamo continuare a tributare il nostro plauso a donne e uomini che raggiungono puntualmente il risultato, che sono un vanto per il Paese, e che devono nei fatti sentirsi trattati come tali”.
Fervicredo
Marghera (Ve) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino