Devono rispondere di altri reati davanti alla procura di Velletri, Marco e Gabriele Bianchi, i due picchiatori, adesso detenuti a Rebibbia e accusati di avere ucciso senza motivo,...
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Willy Monteiro, la superteste: «Tutti lo hanno colpito senza pietà, è morto tra le mie braccia»
LE VERIFICHEWilly Monteiro, il padre di Pincarelli: "Mario con amici sempre fumati e bevuti, non si è accorto di nulla"
Willy Monteiro , parla il padre di Pincarelli : " con amici sempre fumati e bevuti, non si è accorto di nulla". "Da ragazzo ho avuto anche io qualche problema ma poi quando mi sono fatto una famiglia basta.
Oggi ho 57 anni, è tutto alle spalle.
I militari che conducono le indagini, coordinati dalla procura di Velletri e hanno arrestato in flagranza gli indagati, esamineranno anche i tabulati e convocheranno Michele Cerquozzi, il ragazzo che, quando è cominciata la discussione tra Federico Zurma, Alessandro Rosati, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, per un bacio mandato al volo ad Azzurra, fidanzata di Rosati, ha chiamato i fratelli Bianchi perché intervenissero. Finora Cerquozzi era rimasto fuori dalle indagini. Sono stati gli stessi picchiatori a sostenerlo, in sede di interrogatorio. Cerquozzi ha chiamato dicendo che era «impegnato in una violenta discussione e chiedeva loro di intervenire in suo soccorso». Così come non era stato coinvolto Omar, un altro amico dei picchiatori citato nell'interrogatorio da Belleggia.
RISSE E DROGA
Marco Bianchi prima dell'omicidio di sabato scorso risultava già indagato in cinque diversi fascicoli dai pm di Velletri. Le ipotesi sono di spaccio di stupefacenti, lesioni, rissa e porto di oggetti atti ad offendere. Il fratello maggiore è coinvolto invece in tre inchieste: anche lui spaccio e poi lesioni e minacce. Circostanze che hanno pesato anche nella valutazione del giudice, che ha sottolineato la totale assenza di «capacità di autocontrollo degli indagati e la sostanziale indifferenza rispetto alle iniziative processuali intraprese nei loro confronti». Personalità che si delineano, sempre secondo il giudice, anche dall'indifferenza mostrata sabato notte, quando il crimine si è consumato in presenza di tanti testimoni e vicino a una caserma dei carabinieri. Il fatto che poi i due picchiatori fossero esperti di arti marziali e abbiano pestato Willy «con inaudita violenza», fa ipotizzare al gip che il reato, in futuro, possa essere aggravato da omicidio preterintenzionale in omicidio volontario.
Domani, intanto, si celebreranno i funerali della giovane vittima, mentre il sindaco di Colleferro fa un appello ai cittadini e a quanti abbiano assistito alla rissa, perché tutti i testimoni si presentino a riferire ogni dettaglio utile per la ricostruzione dei fatti. «Leggo - scrive Pierluigi Sanna in un post - le prime indiscrezioni sull'autopsia e credo che se ci sono ancora testimoni che non l'hanno fatto, sia giusto e doveroso che concorrano alla ricostruzione di una verità che si fa sempre più chiara andando dai Carabinieri per parlare: solo così si farà giustizia». Il sindaco ha anche incontrato il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. e ottenuto «n rafforzamento importante di ogni controllo sul territorio».
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Il Gazzettino