Se Di Maio vi sembra il Renzi prima maniera, inzuppato di vocazione maggioritaria, non vi sbagliate. Il leader del M5S torna a surfare i territori del Nord in chiave elettorale....
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Da chi va Di Maio oggi? Va a Bologna alla fiera Cosmoprof. E poi a Carugo, nel comasco, dove i tre seggi vinti sono andati solo new entry, compreso Gianluigi Paragone. Va da Giuseppe Caggiano, fondatore del Drappo Bianco, associazione di imprenditori brianzoli, marmista, figlio d immigrati siciliani e lucani. «Ho sempre votato a destra, stavolta M5S», dice attendendo la seconda visita di Di Maio, la prima fu in campagna elettorale. Caggiano è diretto: «Qui hanno votato in massa Lega, prima votavano FI, io l'ho detto a Luigi: ci sono un sacco di leggi da abolire per noi imprenditori e poi bisogna fare una legge elettorale per sapere chi vince e governa».
IL MAGGIORITARIO
Ecco gli echi di ieri del Renzi maggioritario e le parole di oggi di Salvini che parla di premio di maggioranza. E il M5S a cambiare legge elettorale in chiave maggioritaria con la Lega è disponibilissimo. Dopo aver incontrato l'istituzionalissima Confcommercio e Sangalli l'altro giorno, Di Maio ha rimesso in moto il rally elettorale. «Vogliamo che parta dalla società civile la richiesta di accordarci fiducia», racconta un colonnello pentastellato. «Il messaggio è :non faremo un governo 5 stelle ma daremo un governo al e per il paese, che è più giusto», spiega la stessa fonte.
Di Maio non ha la paura delle urne. L'altro giorno ha pubblicato la foto con il candidato presidente del Molise, unica regione con il Friuli che andrà a elezioni a breve e da cui lui si aspetta un risultato che consolidi la rendita elettorale del 4 marzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino