Duello in piazza a colpi di mazza e roncola: due anziani feriti gravi

Duello in piazza a colpi di mazza e roncola: due anziani feriti gravi
I dissidi andavano avanti da tempo e alla fine la rabbia è esplosa in una violenta lite a colpi di mazza e roncola nella piazza del paese, Vicovaro, in provincia di Roma....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I dissidi andavano avanti da tempo e alla fine la rabbia è esplosa in una violenta lite a colpi di mazza e roncola nella piazza del paese, Vicovaro, in provincia di Roma. L'aggressione è partita dal più anziano dei due, un 65enne, che ha colpito alla testa il rivale, un 50enne, con una mazza. Quest'ultimo, nonostante ferito, si è messo alla guida del proprio autocarro e ha investito il 65enne. Non pago, lo ha anche colpito alla testa con una roncola provocandogli gravissime lesioni. Dopo la violentissima lite i due, gravemente feriti, sono stati trasportati in ambulanza presso il pronto soccorso dell'ospedale di Tivoli, dove il 65enne è stato sottoposto a intervento chirurgico ricevendo una prima prognosi di 60 giorni. Il 50enne, invece, è stato trasferito all'ospedale Umberto I di Roma. I due sono stati arrestati dai Carabinieri per tentato omicidio premeditato e lesioni aggravate. Il Giudice per le indagini preliminari, concordando in toto con l'impianto accusatorio della Procura della Repubblica, scrive nell'ordinanza restrittiva che «entrambe le azioni erano aggravate sia dalla premeditazione che dai futili motivi ed ambedue le condotte erano "dirette in modo non equivoco a cagionare il decesso" di entrambi. 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino