Il racconto delle ragazze che hanno denunciato di essere state violentate a Menaggio non è convergente, mentre la ricostruzione fornita dagli indagati oltre che convergente...
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I tre fin dall'inizio avevano negato ogni addebito, attribuendo gli unici atti non consenzienti - delle molestie sessuali - al quarto indagato, un giovane moldavo nel frattempo scappato dall'Italia e tornato nel suo Paese. Il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari ha evidenziato che l'unica fonte di prova a carico degli indagati è costituita dalle dichiarazioni delle persone offese, cioè delle due ragazze, e che le loro dichiarazioni non sono tra loro convergenti. Allo stesso tempo ha evidenziato che gli indagati, in sede di interrogatorio, hanno invece compiutamente ricostruito i fatti con versioni complessivamente concordi e, astrattamente, plausibili.
Da parte sua la Procura di Como, che aveva disposto i fermi eseguiti dai carabinieri, «si riserva di effettuare ulteriori approfondimenti investigativi, evitando allo stesso tempo di fornire ulteriori particolari inerenti un episodio che si ritiene abbia certamente colpito persone accusate e vittime e la relativa indagine - ha scritto in una nota il procuratore Nicola Piacente - pienamente rispettando la decisione assunta dal Giudice per le indagini preliminari (comunque non equiparabile ad una pronuncia di assoluzione, attesa la fase interlocutoria in cui è intervenuta)».
Il Gazzettino