Tria, l'europeista critico che crede alla flat tax

Tria, l'europeista critico che crede alla flat tax
Un europeista critico ma equilibrato, decisamente lontano da idee come quella di un piano segreto per uscire dalla moneta unica. Così chi lo conosce bene descrive Giovanni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un europeista critico ma equilibrato, decisamente lontano da idee come quella di un piano segreto per uscire dalla moneta unica. Così chi lo conosce bene descrive Giovanni Tria, professore di Economia politica all'Università Tor Vergata di Roma. Nell'ateneo romano è preside della Facoltà di Economia, tra gli altri suoi incarichi figurano poi quelli di presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione e rappresentante italiano presso l'Ilo, l'Ufficio internazionale del Lavoro.


In passato ha anche collaborato attivamente con Renato Brunetta, economista e deputato di Forza Italia. Alcuni articoli recenti di Giovanni Tria permettono di inquadrarne il pensiero rispetto alle tematiche economiche di stretta attualità. Favorevole in linea di principio alla flat tax, ma anche ad eventuali aumenti dell'Iva per finanziarne il minor gettito; più prudente sul reddito di cittadinanza, in attesa di vederne una formulazione concreta (alla quale ora si troverà a contribuire) a condizione che non crei una società «in cui una parte della popolazione produce e l'altra consuma».

Quanto all'Unione europea, negli anni scorsi ha criticato sia il ruolo della Germania, che con il suo surplus commerciale (e in assenza di flessibilità del cambio) mette in difficoltà gli altri Paesi, sia lo statuto della Bce che non permette in via diretta politiche monetarie straordinarie come quelle che può fare la Fed. In questa chiave Tria si è detto pur con molte cautele favorevole a forme di monetizzazione del debito pubblico, opzione questa attualmente vietata dai Trattati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino