Un europeista critico ma equilibrato, decisamente lontano da idee come quella di un piano segreto per uscire dalla moneta unica. Così chi lo conosce bene descrive Giovanni...
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In passato ha anche collaborato attivamente con Renato Brunetta, economista e deputato di Forza Italia. Alcuni articoli recenti di Giovanni Tria permettono di inquadrarne il pensiero rispetto alle tematiche economiche di stretta attualità. Favorevole in linea di principio alla flat tax, ma anche ad eventuali aumenti dell'Iva per finanziarne il minor gettito; più prudente sul reddito di cittadinanza, in attesa di vederne una formulazione concreta (alla quale ora si troverà a contribuire) a condizione che non crei una società «in cui una parte della popolazione produce e l'altra consuma».
Quanto all'Unione europea, negli anni scorsi ha criticato sia il ruolo della Germania, che con il suo surplus commerciale (e in assenza di flessibilità del cambio) mette in difficoltà gli altri Paesi, sia lo statuto della Bce che non permette in via diretta politiche monetarie straordinarie come quelle che può fare la Fed. In questa chiave Tria si è detto pur con molte cautele favorevole a forme di monetizzazione del debito pubblico, opzione questa attualmente vietata dai Trattati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino