Tria, l'europeista critico che crede alla flat tax

Giovedì 31 Maggio 2018
Tria, l'europeista critico che crede alla flat tax
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Un europeista critico ma equilibrato, decisamente lontano da idee come quella di un piano segreto per uscire dalla moneta unica. Così chi lo conosce bene descrive Giovanni Tria, professore di Economia politica all'Università Tor Vergata di Roma. Nell'ateneo romano è preside della Facoltà di Economia, tra gli altri suoi incarichi figurano poi quelli di presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione e rappresentante italiano presso l'Ilo, l'Ufficio internazionale del Lavoro.

In passato ha anche collaborato attivamente con Renato Brunetta, economista e deputato di Forza Italia. Alcuni articoli recenti di Giovanni Tria permettono di inquadrarne il pensiero rispetto alle tematiche economiche di stretta attualità. Favorevole in linea di principio alla flat tax, ma anche ad eventuali aumenti dell'Iva per finanziarne il minor gettito; più prudente sul reddito di cittadinanza, in attesa di vederne una formulazione concreta (alla quale ora si troverà a contribuire) a condizione che non crei una società «in cui una parte della popolazione produce e l'altra consuma».

Quanto all'Unione europea, negli anni scorsi ha criticato sia il ruolo della Germania, che con il suo surplus commerciale (e in assenza di flessibilità del cambio) mette in difficoltà gli altri Paesi, sia lo statuto della Bce che non permette in via diretta politiche monetarie straordinarie come quelle che può fare la Fed. In questa chiave Tria si è detto pur con molte cautele favorevole a forme di monetizzazione del debito pubblico, opzione questa attualmente vietata dai Trattati.
Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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