Un poliziotto è stato ferito alla mano e ha avuto trenta giorni di prognosi in quella che è stata una vera e propria rivolta nel Cpr (Centro di permanenza per il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Io da solo». «Per un pò non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione ed accoglienza...
«Questa notte, per due ore, da solo e con un manipolo di Carabinieri (cinque), mi sono trovato a fronteggiare 158 ospiti (perché così vanno chiamati), sotto una sassaiola pericolosissima durata un tempo interminabile, fino all'arrivo provvidenziale di tre squadre del Reparto Mobile e del loro funzionario...». Lo scrive su Facebook il poliziotto rimasto ferito questa notte durante la rivolta al Cpr di Torino, in un post diffuso anche da altri utenti. «Questi Centri - prosegue - secondo il mio modesto parere, hanno utilità pari a zero perché si lavora in un contesto di pseudo detenzione dove l'Autorità pre-costituita viene continuamente messa in discussione, dove le nostre funzioni vengono derise, prese in giro e prese a sputi (e nel caso di specie non è una metafora), dove il controllo dell'ordine pubblico è diventato una chimera impostato essenzialmente sull'opera di mediazione dei singoli ispettori impiegati di turno a rotazione, ma tutto ciò non può quasi mai trovare riscontro quando la controparte con la quale ti confronti è rappresentata da extracomunitari provocatori pluripregiudicati che aspettano mesi per essere rimpatriati, e nemmeno sempre!!!». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino