Morta a Napoli la donna ricoperta da formiche. La Regione: «Decesso dovuto ad altre cause»

Quelle immagini diffuse da un video realizzato dalla parente di un'altra paziente erano state come un pugno nella stomaco. Una donna, nel letto, inerme, intubata e invasa...

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Quelle immagini diffuse da un video realizzato dalla parente di un'altra paziente erano state come un pugno nella stomaco. Una donna, nel letto, inerme, intubata e invasa dalle formiche. Accadeva il 10 novembre scorso, nel reparto di medicina generale dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli: gli insetti l'avevano ricoperta fin quasi sotto la gola. 

 
Sequenze incredibili, poi uno strascico di polemiche e un'inchiesta della Procura di Napoli. Ieri sera, all'Ospedale del Mare, dove era stata trasferita, è morta la srilankese di 70 anni Thilakawathie Dissianayake. A darne notizia il suo legale, Hillary Sedu, che in una denuncia alla Procura di Napoli parla di «mancanza di cure» che avrebbero aggravato il quadro clinico della donna. Oltre alla denuncia, il legale ha chiesto alla magistratura di sequestrare il corpo e di disporre l'autopsia.

Una visione della vicenda che ha provocato la dura reazione della Direzione Salute della Regione Campania, per la quale, in primo luogo, «è inesatto e diffamatorio» associare il decesso della donna alla vicenda delle formiche («sulla quale - si sottolinea - è in corso un'indagine della Procura per accertare la verità dei fatti»). Inoltre, una denuncia sarà presentata dall'Asl Napoli 1 «a tutela del lavoro svolto dal personale medico sanitario e dell'immagine stessa della Sanità campana, ancora una volta oggetto di strumentali attacchi mediatici». Soprattutto per rintuzzare «notizie apparse sugli organi di informazione» in cui si parla «addirittura della presunta 'mancanza di curè ricevute». «La paziente, 70 anni - secondo la ricostruzione che viene fornita dalla Direzione Salute della Regione - era affetta da doppio ictus cerebrale con tetraparesi, triplice by pass aorto coronarico, insufficienza respiratoria trattata con tracheotomia.


Il quadro clinico complesso registrava inoltre diabete e ipertensione arteriosa. Per queste gravissime patologie è stata curata con tutte le attenzioni mediche e umane del caso all'Ospedale del Mare dove la paziente era stata trasferita dall'ospedale San Giovanni Bosco, dove era stata accolta a causa del previsto compassionevole rimpatrio in aereo, negato dalla compagnia di volo per la gravità delle sue condizioni. Il quadro generale ne consigliava il trasferimento a una struttura di accoglienza permanente, non accettato dalla famiglia». «Per un ulteriore peggioramento del già gravissimo quadro clinico i medici del San Giovanni Bosco - continua la ricostruzione della Regione Campania - hanno richiesto il 21 dicembre scorso il trasferimento presso l'Ospedale del Mare dove si è assistito ad un ulteriore decadimento della funzionalità cardiaca e respiratoria per cui, nonostante trattamenti massimali e intensivi, si è avuto il decesso della paziente. Questi i fatti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino