Governo convoca sindacati e imprese per martedì

Governo convoca sindacati e imprese per martedì
Il governo ha convocato i sindacati per domani mattina alle otto a Palazzo Chigi sulle riforme e sul lavoro. La convocazione arriva dal ministro del Lavoro. Il fronte delle...

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Il governo ha convocato i sindacati per domani mattina alle otto a Palazzo Chigi sulle riforme e sul lavoro. La convocazione arriva dal ministro del Lavoro. Il fronte delle imprese verrà invece ricevuto dal governo sempre martedì alle 9 dopo l'incontro con i sindacati. All'appuntamento con il premier Matteo Renzi sono stati convocati, a quanto si apprende, i vertici di Confindustria, Rete imprese Italia e Alleanza per le cooperative.




«Il Tfr in busta paga è previsto che si farebbe su base volontaria». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.



Il sindacato italiano è sempre pronto al confronto ma anche al conflitto per contrastare scelte politiche non condivisibili. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando al vertice sindacale europeo "Un nuovo corso per l'Europa". Camusso, parlando dell'incontro previsto per domani con il governo, ha detto che con la convocazione si è avuto «un cambiamento di orientamento» nel governo, che comunque si era presentato all'insegna del «non confronto» con i sindacati.



La leader della Cgil si è augurata che il cambio di direzione del governo sia «vero e serio». Con il Jobs Act - ha detto - i diritti per tutti «vengono poco estesi in cambio di una riduzione dei diritti per chi è al lavoro. Abbiamo bisogno di una politica di aumento dei salari e di riduzione del fisco sulle retribuzioni insieme». Camusso si è inoltre detta preoccupata che il governo voglia «restringere l'azione del sindacato» limitandone i confini alla sola contrattazione aziendale. «Lo interpreteremmo - ha detto Camusso - come un esplicito attacco alla contrattazione e all'autonomia del sindacato».



Camusso intanto insiste nel paragonare Renzi alla Thatcher. Siamo a metà del semestre europeo a guida italiana - dice al vertice dei sindacati Ue - «e non c'è stato ancora accenno di dialogo sociale da parte del presidente del Consiglio. Questa modalità si era vista in Europa una sola volta, con madame Thatcher». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino