«Io rimango convinto che la Tav si debba fare, per collegarci al resto dell'Europa. Stiamo lavorando per riaprire tutto quello che altri hanno bloccato per anni e io...
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«Però non è né questo né altro che mette in discussione un governo che in nove mesi ha fatto tanto - ha aggiunto -. Molto semplicemente abbiamo su alcuni temi idee diverse. Nel contratto c'è la revisione dell'opera, che arriva da lontano, si può rivedere, si può risparmiare, si può modificare». «Noi ci stiamo concentrando sulla Tav. Sono dei fenomeni quelli che hanno governato per anni prima di me: penso a Delrio, a Renzi, al Pd, noi siamo qua da nove mesi e c'è gente che è stata lì anni con cantieri fermi ovunque», ha concluso.
«Sono disponibile a tutto: se non c'è accordo del governo, si può pronunciare il Parlamento, si possono pronunciare gli italiani con un referendum consultivo.
«Di Maio non l'ho sentito. Sto parlando con i miei figli e mi godo il compleanno», aggiunge Salvini . E a chi gli ha detto che domani il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro sarà a Milano, ha risposto: «Bene, sono contento se viene a Milano, sono anche io qui, magari mi chiama entro mezzanotte per gli auguri. Conte mi ha chiamato, i rapporti umani vengono prima di tutto. Io ho un ottimo rapporto sia con Giuseppe che con Luigi - ha concluso - Non è che se uno non mi fa gli auguri oggi lo metto sulla lista nera». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino