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Martina (la chiameremo così) ha appena 16 anni e sabato pomeriggio intorno alle 17.30 camminava da sola su un marciapiede di una traversa di via Boccea. Stava tornando a casa ma è stata fermata da una pattuglia dei carabinieri, impegnata nel tradizionale controllo del territorio. Poteva finire lì: verifica dei documenti ma Martina, forse per la giovane età, ha iniziato ad agitarsi insospettendo i militari. Si trattava pur sempre di una minore che, pur di fronte ad un controllo, aveva avuto una reazione spropositata. Con lei non aveva droga che poi, però, le è stata trovata in casa. Nascosta nel cassettone del letto. E non era qualche grammo o qualche dose di hashish a uso personale. I militari dopo le verifiche in strada l’hanno accompagnata a casa e sono entrati. Nell’appartamento non distante c’erano i genitori: persone normali incensurate, la madre impiegata nel settore della sicurezza.
Rieti, spaccio di hashish: arrestato dai carabinieri
SOTTO AL LETTO
Entrambi sono trasecolati quando Martina, molto collaborativa con i militari, li ha portati in camera e senza che i carabinieri iniziassero a cercare, ha aperto il contenitore sotto al letto mettendo loro in mano la droga che custodiva. Non erano dosi pronte allo spaccio né sono stati trovati materiali utilizzati per il confezionamento, come bilancini o altro. Eppure non era poca cosa: tre panetti di hashish per un peso complessivo di 440 grammi più tre grammi di Lsd.
IL FENOMENO
È solo di qualche giorno fa il rinvenimento di un’applicazione di messaggistica istantanea, che si chiama “Session”, utilizzata come se fosse il “Glovo” della droga. Permette l’ordinazione di stupefacenti - hashish in particolar modo - con lo stesso meccanismo con cui si ordina un dolce. Non a caso infatti lo stupefacente veniva propinato come se fosse un dessert. A consegnare poi le “ordinazioni” dei giovanissimi che, da ultimo, avevano recapitato ad un ventenne a Ponte Milvio le dosi necessarie a fare “serata”. Quindi i social, che si affiancano al più tradizionale meccanismo del passa parola quando a scuola si sa - se si vuole - da chi andare a rifornirsi.
Il Gazzettino