Straniera vuole sposare un anziano di cui non ricorda il nome: matrimonio bloccato e lei fa causa al Comune

Ha fretta di sposarsi ma il Comune nega il matrimonio e lei fa causa all’Ente. Protagonista una giovane straniera intenzionata a sposare un anziano di Senigallia, in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ha fretta di sposarsi ma il Comune nega il matrimonio e lei fa causa all’Ente. Protagonista una giovane straniera intenzionata a sposare un anziano di Senigallia, in provincia di Ancona, di cui non ricordava nemmeno il nome. Il Comune si è appellato all’articolo 89 del codice civile. Stabilisce infatti che per contrarre nuovi matrimoni sia necessario attendere 300 giorni dal precedente. La donna era già sposata e non era trascorso il tempo necessario per legge. Per questo motivo il Comune ha negato il matrimonio, verso le quali nutriva qualche sospetto in corso di approfondimento. Sull’accaduto ha relazionato il segretario comunale in Giunta.


Giovane autistico convinto a sposare una donna straniera per 7mila euro

Matrimonio misto: in una coppia su 10 all'altare un coniuge è straniero
 



La coppia che voleva sposarsi non convinceva. La donna, straniera, era molto più giovane dell'uomo di Senigallia che avrebbe voluto sposare e di cui inoltre non ricordava nemmeno il nome, appena gli era stato chiesto. Forse una dimenticanza dovuta all’emozione, sta di fatto quel matrimonio è sembrato di convenienza, per farle ottenere la cittadinanza, e non frutto dell’amore.

Molti dubbi sono emersi e a confermarli anche il fatto che la donna avesse tanta fretta, senza voler attendere i tempi previsti dalla legge. La straniera ha quindi citato in giudizio il Comune per le nozze saltate. La Giunta ha dato mandato al sindaco Mangialardi di resistere in giudizio dal momento che l’Ente ha applicato la legge, che pone quindi un termine di attesa prima di sposarsi nuovamente dopo un precedente matrimonio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino