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La Didattica a distanza preoccupa non solo per la difficile gestione pratica ma anche per la qualità della preparazione degli studenti. A dirlo sono proprio i ragazzi i quali sono spaventati di non riuscire a superare l'esame di maturità. A metterlo in evidenza è stato un focus realizzato dalla scuola superiore Freud di Milano mostrando le problematiche reali in cui stanno incappando gli studenti: non tanto per l'efficienza del sistema stesso né tantomeno per l'impegno degli insegnanti, le difficoltà sono legate piuttosto alla capacità ridotta di apprendere in Dad.
Ecco i dati
Il 66,8% dei ragazzi pensa che la preparazione raggiunta sia inferiore a quella che avrebbero avuto andando a scuola, tant'è che il 34,8% ritiene di non avere una preparazione adeguata per affrontare il prossimo anno scolastico o addirittura l'esame di Stato a giugno per gli studenti dell'ultimo anno di liceo.
Migliorare la Dad per essere pronti a qualsiasi evenienza
Nonostante tutto guardando al futuro il 33,2% ritiene che sarebbe utile continuare a usare la Dad, insieme alle lezioni in aula, anche dopo l'emergenza del Covid. «Sarebbe sbagliato negare gli aspetti negativi della Dad, al contrario vanno approfonditi, affrontati e possibilmente risolti - spiega il direttore Daniele Nappo -. È stata un'esperienza dura e bisogna prepararsi anche per il futuro perché nessuno sa quali saranno gli effetti della pandemia a breve termine, figurarsi su un lasso lungo di tempo». Il 76,8% degli studenti ha dichiarato che i compiti sono aumentati rispetto alle lezioni tradizionali: per il 12,5% il carico degli studi non è stato sopportabile anche per le modalità prive di rapporti personali con i compagni e i docenti, mentre per il 64,3%, benché accresciuto, il carico è stato tuttavia sostenibile. Fondamentale, per oltre il 90 % dei ragazzi, la funzionalità tecnica - interconnessione, tablet e cellulari - e il particolare impegno degli insegnanti nel rendere interessanti le lezioni pur in una situazione atipica.
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