San Teodoro, ragazza uccisa in vacanza: confessa il fidanzato

San Teodoro, ragazza uccisa in vacanza: confessa il fidanzato
«Sono stato io, l'ho uccisa dopo una violenta lite. Sono distrutto». Dimitri Fricano, 30 anni di Biella, dopo più di un mese è crollato e ha...

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«Sono stato io, l'ho uccisa dopo una violenta lite. Sono distrutto». Dimitri Fricano, 30 anni di Biella, dopo più di un mese è crollato e ha confessato l'omicidio della fidanzata, Erika Preti, di due anni più giovane, uccisa a coltellate la mattina del 12 giugno scorso in una villetta di San Teodoro, sulla costa nord orientale della Sardegna, dove la coppia stava trascorrendo le vacanze. Il giovane si è presentato questa sera prima nello studio dei legali Alessandra Guarini e Roberto Onida e poi ha confessato davanti al procuratore di Biella Teresa Angela Camelio. Ora si trova in stato di fermo nel carcere della cittadina piemontese.


Una confessione che arriva ad oltre un mese dal delitto, un tempo durante il quale Fricano ha sempre sostenuto di essere innocente. La sua versione è sempre stata quella dell'aggressione a scopo di rapina, lui stesso era rimasto ferito da un'arma da taglio e aveva riportato un grosso ematoma al capo. Una versione a cui non ha mai creduto il Procuratore di Nuoro Andrea Garau, che coordina le indagini. Il giovane era sin dal primo momento l'unico indagato per omicidio volontario. Diversi i sopralluoghi da parte dei Ris e dei carabinieri del Nucleo operativo di Nuoro e della Compagnia di Siniscola avevano sempre escluso la presenza di una terza persona sulla scena del delitto.


La difesa del giovane l'11 luglio scorso aveva ingaggiato l'ex comandante dei Ris Luciano Garofano e diversi investigatori e tecnici: erano tornati nella villetta del delitto ancora sotto sequestro per delle indagini autonome. Dimitri Fricano subito dopo i fatti era stato ricoverato all'ospedale di Olbia per due settimane, inizialmente in Chirurgia per le cure di alcune ferite di arma da taglio. Poi era tornato a Biella, dove aveva continuato a sostenere la sua versione, fino a oggi, quando è crollato davanti ai carabinieri di Biella. Come hanno spiegato all'ANSA i suoi legali, avrebbe agito in preda all'ira dopo una violenta lite con la fidanzata. Dopo un lungo stato di choc, grazie all'aiuto degli psicologi e dei familiari, Fricano è riuscito a ricostruire quanto accaduto nella villetta ed a trovare il coraggio di confessare questo ennesimo femminicidio.
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Il Gazzettino