Arrestato a Mosca attivista italiano che raccoglieva firme per i gay in Cecenia: rilasciato poche ore dopo

Arrestato a Mosca attivista italiano che raccoglieva firme per i gay in Cecenia: rilasciato poche ore dopo
Yuri Guaiana, attivista dei diritti Lgbt e già Segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti, è stato arrestato a Mosca e poi rilasciato poche ore...

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Yuri Guaiana, attivista dei diritti Lgbt e già Segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti, è stato arrestato a Mosca e poi rilasciato poche ore più tardi, come annunciato su Twitter dal sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. L'uomo ha lasciato Mosca e sta rientrando in Italia.


Guaiana era stato arrestato
«per essersi recato presso la Procura Generale di Mosca a consegnare centinaia di migliaia di firme raccolte contro il trattamento che subiscono le persone gay in Cecenia», aveva spiegato su Facebook è il radicale e leader dell'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato.

«Ci hanno comunicato che siamo in detenzione amministrativa, non sappiamo cosa succederà adesso ma per ora ci stanno trattando bene e non c'è stata nessuna violenza», ha detto Guaiana raggiunto telefonicamente dall'Ansa nella caserma della polizia a Mosca dove era stato portato assieme ad altri 4 attivisti russi in seguito all'arresto. Guaiana ha aggiunto che lui e gli altri 4 sono stati fermati dalla polizia vicino alla procura generale di Mosca dove erano diretti per consegnare le firme della petizione sui gay in Cecenia. «Eravamo a circa 3-400 metri dalla procura con degli scatoloni per consegnare le firme che abbiamo raccolto, due milioni, quando siamo stati avvicinati da alcuni poliziotti che ci hanno chiesto dove stavamo andando. Siamo stati fermati e portati in una delle loro camionette. Ci hanno requisito tutto il materiale che avevamo con noi, poi siamo stati trasferiti dove siamo adesso», ha raccontato ancora Guaiana. «Siamo qui da 4-5 ore, hanno portato del tè ai poliziotti ma noi non abbiamo avuto né cibo né acqua. Voglio comunque ringraziare il console che abbiamo già incontrato, la Farnesina e il sottosegretario Della Vedova che subito si sono interessati al nostro caso», ha concluso Yuri.

Classe '74 e attivista per i diritti Lgbt, Guaiana nel 2011 è stato eletto vicepresidente del Consiglio di zona 2 di Milano nelle liste radicali e nel dicembre 2011 è stato nominato segretario nazionale dell'Associazione Radicale Certi Diritti, entrando così nella direzione di Radicali Italiani e nel Senato del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Trasparito. Nel 2012 ha ideato la rubrica settimanale Fuor di pagina: la rassegna stampa dell'Associazione Radicale Certi Diritti che ha curato su Radio Radicale fino al 2013. Dall'ottobre del 2012 è anche blogger di Huffington Post Italia. Nell'ottobre 2013 è stato eletto membro del Board di ILGA-Europe, la branca europea dell'Associazione Internazionale di Gay e Lesbiche. Nel febbraio 2015 è stato quindi nominato coordinatore italiano dei membri individuali di ALDE Party, carica tenuta sino al dicembre 2015 quando l'ha lasciata in seguito all'elezione a membro della Steering Committee dei membri individuali di Alde Party.


Open Russia, l'organizzazione fondata dall'ex oligarca e capo della Yukos Mikhail Khodorkovsky fa sapere che  anche quattro attivisti russi sono stati fermati dalla polizia mentre portavano alla procura generale di Mosca oltre due milioni di firme - raccolte in forma digitale - per chiedere l'apertura di un'indagine sulle presunte persecuzioni dei gay in Cecenia. Gli attivisti sono Alexandra Aleksieva, Marina Dedales, Nikita Safronov e Valentina Dekhtiarenko.
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Il Gazzettino