La Direzione investigativa antimafia di Roma, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale penale di Latina, su proposta del...
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Si tratta di beni per oltre 22 mln di euro. Con un passato di fabbro-carrozziere, nel corso degli anni l'uomo aveva «fatto registrare un'improvvisa e quanto mai ingiustificata espansione economica - osserva la Dia - affermandosi come imprenditore in svariati settori commerciali, divenendo titolare, direttamente e/o indirettamente, di numerose società operanti nei settori del trasporto merci su strada, del commercio all'ingrosso, dello smaltimento di rifiuti, della locazione immobiliare e del commercio di autovetture».
Secondo quanto emerso dalle indagini della Dia c'era un nesso tra le ricchezze accumulate, a fronte di redditi dichiarati al fisco nettamente inferiori alle reali capacità economiche, e le «attività illecite» nel corso degli anni come «il traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di rifiuti illeciti, nonché l'associazione a delinquere, il riciclaggio e il traffico internazionale di autoveicoli, reati per i quali risulta anche essere stato arrestato».
Il Gazzettino