«Sara stava scappando, è stata inseguita, bloccata di forza e bruciata con l'alcol»: è la drammatica ricostruzione sulla morte di Sara Di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Vincenzo e Sara erano stati insieme due anni ed il loro rapporto si era interrotto alcuni giorni fa. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra mobile di Roma, la giovane già cosparsa di benzina avrebbe chiesto aiuto ad alcune auto che passavano di lì, ma nessuno si sarebbe fermato.
«Un pò di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro». Così, tra le lacrime, Vincenzo Paduano ha confessato l'omicidio. La storia tra Vincenzo e Sara era cominciata due anni fa ed era stata segnata da rotture e riprese. Da qualche settimana, però, Sara aveva un'altra relazione e questo ha fatto perdere la testa a Paduano. Alcuni mesi fa, al culmine di una lite, Vincenzo Paduano ebbe un atteggiamento violento con Sara Di Pietrantonio, all'epoca ancora sua fidanzata. È quanto hanno raccontato amiche di Sara agli investigatori che raccolsero le confidenze della ragazza che rimase molto turbata dallo scatto d'ira e dalla violenza dimostrata da Paduano. Sara però decise di non sporgere denuncia anche per non creare problemi a Paduano.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo le ricostruzioni degli investigatori, la serata di Sara Di Pietrantonio era cominciata con una visita del suo ex a casa sua, durante la quale, stando a quanto riferito dagli stessi familiari di Sara, tra i due non ci sarebbe stata nessuna discussione accesa.
aiuto ma invano. Alcune auto, almeno due secondo quanto accertato, pur avendola vista non si sono fermate. Il giovane quindi, dopo aver dato alle fiamme l'auto della 22enne, l'ha raggiunta, a circa 200 metri e le avrebbe dato fuoco con un accendino.
LA MACABRA SCOPERTA
Il cadavere di Sara è stato nel parcheggio di un ristorante all'estrema periferia di Roma, oltre lo svincolo per il Grande raccordo anulare, mentre a circa 200 metri di distanza la sua auto era avvolta dalle fiamme. I vigili del fuoco erano intervenuti intorno alle cinque per spegnere l'incendio della macchina, una Toyota ferma sul ciglio della strada, quando sul versante opposto alcuni passanti hanno segnalato un altro focolaio tra i cespugli. E proprio lì è stata trovata Sara, a terra con le braccia allargate e la camicetta sbottonata. Sul posto è arrivata la polizia scientifica che ha eseguito i rilievi del caso.
Tra i primi a vedere il corpo della giovane, la madre Tina e lo zio, che erano usciti con la macchina a cercarla perché tardava a rientrare. L'ultimo messaggio Sara l'ha inviato alla madre intorno alle 3,30: «Sto tornando a casa» le ha scritto, come faceva di consuetudine, dopo aver accompagnato l'amica di danza con cui era uscita. Rimane da chiarire cosa sia successo dopo.
Sara si era lasciata da un paio di giorni con il ragazzo e l'altra sera era uscita con un'amica dopo cena prendendo la macchina della madre. «Avvisava sempre la mamma quando arrivava in un locale e quando andava via - hanno raccontato alcuni parenti - lo faceva per non farla preoccupare. Era figlia unica di genitori divorziati. Una ragazza prudente e sempre molto puntuale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino