Delitto della Magliana, 22enne bruciata viva: l'ex fidanzato confessa

Domenica 29 Maggio 2016
Delitto della Magliana, 22enne bruciata viva: l'ex fidanzato confessa
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«Sara stava scappando, è stata inseguita, bloccata di forza e bruciata con l'alcol»: è la drammatica ricostruzione sulla morte di Sara Di Pietrantonio, la studentessa di 22 anni trovata morta all'alba di ieri semi carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma. L'ex fidanzato Vincenzo Paduano, 27 anni, fermato questa notte ha confessato. E' accusato di omicidio volontario. È indagato anche per stalking.

La contestazione sarà inserita nella richiesta di convalida del fermo che sarà inoltrata domattina al gip dal pm Maria Gabriella Fazi. L'interrogatorio di garanzia dovrebbe tenersi mercoledì prossimo. Il pm Fazi ha intanto disposto l'autopsia su Sara Pietratonio. 

Vincenzo e Sara erano stati insieme due anni ed il loro rapporto si era interrotto alcuni giorni fa. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra mobile di Roma, la giovane già cosparsa di benzina avrebbe chiesto aiuto ad alcune auto che passavano di lì, ma nessuno si sarebbe fermato.

«Un pò di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro». Così, tra le lacrime, Vincenzo Paduano ha confessato l'omicidio. La storia tra Vincenzo e Sara era cominciata due anni fa ed era stata segnata da rotture e riprese. Da qualche settimana, però, Sara aveva un'altra relazione e questo ha fatto perdere la testa a Paduano. Alcuni mesi fa, al culmine di una lite, Vincenzo Paduano ebbe un atteggiamento violento con Sara Di Pietrantonio, all'epoca ancora sua fidanzata. È quanto hanno raccontato amiche di Sara agli investigatori che raccolsero le confidenze della ragazza che rimase molto turbata dallo scatto d'ira e dalla violenza dimostrata da Paduano. Sara però decise di non sporgere denuncia anche per non creare problemi a Paduano.
 
 

LA RICOSTRUZIONE
Secondo le ricostruzioni degli investigatori, la serata di Sara Di Pietrantonio era cominciata con una visita del suo ex a casa sua, durante la quale, stando a quanto riferito dagli stessi familiari di Sara, tra i due non ci sarebbe stata nessuna discussione accesa. Poi la ragazza è uscita per andare in un pub con un'amica e dopo si è vista con il suo nuovo ragazzo, un ex compagno di scuola che frequentava da una ventina di giorni. Intanto l'ex, che faceva la guardia giurata in una portineria poco distante dal luogo del delitto, si è allontanato dal lavoro e si è appostato con l'auto sotto casa del nuovo compagno della 22enne. Una volta che Sara ha l'accompagnato a casa, ha atteso che il giovane rincasasse e conoscendo la strada che avrebbe fatto si è allontanato. Poi quando lei è passata con la sua auto l'ha inseguita per poi accostarsi e costringerla a fermarsi. Dalle indagini sull'auto del fermato sono stati riscontrati dei danni a uno specchietto e alla fiancata dell'auto, compatibili con la dinamica ricostruita dagli investigatori. Poi è entrato nell'auto di Sara e ci sarebbe stata un'animata discussione. A un certo punto il giovane ha cosparso l'auto con l'alcol gettandolo anche contro la vittima.
Sara allora sarebbe scesa dall'auto per cercare
aiuto ma invano. Alcune auto, almeno due secondo quanto accertato, pur avendola vista non si sono fermate. Il giovane quindi, dopo aver dato alle fiamme l'auto della 22enne, l'ha raggiunta, a circa 200 metri e le avrebbe dato fuoco con un accendino.

LA MACABRA SCOPERTA
Il cadavere di Sara è stato nel parcheggio di un ristorante all'estrema periferia di Roma, oltre lo svincolo per il Grande raccordo anulare, mentre a circa 200 metri di distanza la sua auto era avvolta dalle fiamme. I vigili del fuoco erano intervenuti intorno alle cinque per spegnere l'incendio della macchina, una Toyota ferma sul ciglio della strada, quando sul versante opposto alcuni passanti hanno segnalato un altro focolaio tra i cespugli. E proprio lì è stata trovata Sara, a terra con le braccia allargate e la camicetta sbottonata. Sul posto è arrivata la polizia scientifica che ha eseguito i rilievi del caso.

Tra i primi a vedere il corpo della giovane, la madre Tina e lo zio, che erano usciti con la macchina a cercarla perché tardava a rientrare. L'ultimo messaggio Sara l'ha inviato alla madre intorno alle 3,30: «Sto tornando a casa» le ha scritto, come faceva di consuetudine, dopo aver accompagnato l'amica di danza con cui era uscita. Rimane da chiarire cosa sia successo dopo.

Sara si era lasciata da un paio di giorni con il ragazzo e l'altra sera era uscita con un'amica dopo cena prendendo la macchina della madre. «Avvisava sempre la mamma quando arrivava in un locale e quando andava via - hanno raccontato alcuni parenti - lo faceva per non farla preoccupare. Era figlia unica di genitori divorziati. Una ragazza prudente e sempre molto puntuale. 

Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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