Roma, Grillo in Campidoglio per dettare la linea e richiamare Giunta e consiglieri

Roma, Grillo in Campidoglio per dettare la linea e richiamare Giunta e consiglieri
Il caos del frigogate, le interviste rilasciate con poca oculatezza, i problemi da mettere in testa alla lista e le indicazioni di governo per andare avanti senza inciampi. Beppe...

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Il caos del frigogate, le interviste rilasciate con poca oculatezza, i problemi da mettere in testa alla lista e le indicazioni di governo per andare avanti senza inciampi. Beppe Grillo è arrivato di buon ora in Campidoglio con un solo intento: dettare la linea a Virginia Raggi, alla sua Giunta e i ai consiglieri comunali di maggioranza.


Troppi errori, gaffe a ripetizione e un gradimento in crollo verticale hanno spinto il leader Cinque Stelle a salire a palazzo Senatorio per far capire come governare. In particolare l'intervista in cui la sindaca parlava di complotto sui tanti frigoriferi abbandonati (senza sapere che il servizio Ama non era più operativo da mesi...) ha fatto saltare sulla sedia il comico che ha scelto la linea del confronto diretto.

E così, se le dichiarazioni di facciata raccontano di un «vertice con persone eccezionali», con «la Raggi che è una macchina di guerra» e «la forza del M5S a Roma è senza eguali», la realtà era ben diversa. Lo sanno bene in Campidoglio dove le parole di Grillo, tutt'altro che amichevoli hanno scosso persino il sorriso furbetto di Virginia Raggi.

«Restare in contatto con i territori, tra la gente e tradurre le richieste dei cittadini in atti amministrativi», la dichiarazione di Beppe Grillo. 
Durante la riunione-show, convocata all'improvviso, il leader M5S affronta diversi temi con la consueta verve. «Siete il Movimento cinque stelle, state rivoluzionando la città, quindi non fermatevi - li esorta -. Virginia è una macchina da guerra, voi consiglieri siete perfetti. Stiamo crescendo e i romani ci sostengono sempre di più». Dopo il leader ha parlato proprio la Raggi: «Stiamo pensando al contingente ma lavorando nella direzione del cambiamento. E siamo già su quella strada». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino