Rissa in Vaticano, 6 arresti: aizzato cane pitbull contro i militari

Punkabbestia in manette: hanno anche molestato la titolare di un negozio. Le accuse sono violenza sessuale, rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale

Rissa in Vaticano, 6 arresti: aizzato cane pitbull contro i militari
È iniziata con pesanti molestie alla moglie del titolare di un minimarket che si trova in via del Mascherino, a due passi dalle colonne di Piazza San Pietro in Vaticano, ed...

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È iniziata con pesanti molestie alla moglie del titolare di un minimarket che si trova in via del Mascherino, a due passi dalle colonne di Piazza San Pietro in Vaticano, ed è finita con l’intervento dei carabinieri, che sono stati assaliti da un pitbull aizzato contro di loro. Sei le persone finite in manette che si sono ritrovate ieri mattina davanti ai giudici della VI sezione collegiale di Piazzale Clodio per l’udienza di convalida. Si tratta di quattro uomini e due donne, italiani, tutti quanti senza fissa dimora, tutti punkabbestia. Sono stati arrestati e sono accusati, a seconda delle posizioni, di rapina - hanno rubato delle bottiglie dal locale -, violenza sessuale, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.


LO SCONTRO
La vittima, di origine cinese, si è vista entrare in negozio - nel rione Borgo - un ragazzo italiano che era in visibile stato di agitazione. Fuori lo aspettavano i cinque amici. Qualche parola di troppo è bastata per accendere la miccia, e in pochi istanti le incomprensioni tra gli uomini e la coppia di cinesi si sono trasformate in una violenta rissa che ha coinvolto in totale un gruppo di dieci persone. Alcuni passanti sono intervenuti e hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine, tra orde di turisti impauriti e increduli all’ombra del Cupolone.


Appena giunti sul posto, i carabinieri della Stazione di San Pietro si sono trovati davanti una scena arrivata ormai al culmine della tensione: uno dei ragazzi del gruppo era armato di un bastone di legno, ricavato molto probabilmente da una sedia del locale. Ha colpito con violenza il titolare dell’attività commerciale, che era intervenuto per difendere la moglie da quelle che ha poi descritto come molestie. Intanto, un altro componente del gruppo ha cercato di sferrargli pugni in pieno volto. Ma non è finita. In pochi minuti anche le due donne presenti si sono buttate in mezzo alla mischia, prendendo parte alla rissa nel tentativo di difendere gli amici. Pure loro hanno iniziato a scagliarsi contro le vittime. Appena sono arrivati i carabinieri, però, una delle due, proprietaria di un grosso pitbull, ha iniziato ad aizzare l’animale contro i militari: si è scagliato contro di loro, azzannandoli alle gambe e ridicendo in brandelli la divisa.


LA TESTIMONIANZA
Secondo la testimonianza delle vittime, oltre alle botte, il gruppo avrebbe minacciato di morte più volte la coppia. I carabinieri infatti, dopo diversi minuti di agitazione, sono riusciti a riportare la situazione alla normalità, ma gli arrestati hanno opposto parecchia resistenza, sferrando calci, insulti e sputando anche in faccia ai militari.
«Sono venuta a Roma perché pensavo che avrei trovato più facilmente lavoro, invece sono finita per strada», ha detto in aula davanti ai giudici una delle due donne arrestate, l’unica che ha voluto replicare in tribunale raccontando la sua versione dei fatti. Lei, 41 anni, originaria di Siracusa, madre di una ragazzina che è stata lasciata in Sicilia, ha continuato a ripetere di essere completamente estranea ai fatti: «Non so perché si sia scatenata la rissa, io sono intervenuta per difendere il mio compagno che ho visto sanguinante».


LA CONVALIDA


Il pm Giovanni Bertolini ieri ha chiesto e ottenuto la convalida dell’arresto. Per tutti è stato applicato il divieto di dimora a Roma. «Sussiste il pericolo di reiterazione», ha scritto il giudice nell’ordinanza a proposito delle esigenze cautelari. Quanto alla convalida, il magistrato ha ritenuto che sia stato legittimamente eseguito e che la misura sia stata giustificata anche alla luce del numero di persone coinvolte e dalla presenza di un cane aggressivo. L’udienza è stata fissata in marzo.

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Il Gazzettino