Polesella. Vicini di casa dei rom: due anziani assaliti con lanci di pietre, ferri e bottiglie. «Non siamo più sicuri, uscire in giardino è pericoloso»

Polesella. Vicini di casa dei rom: due anziani assaliti con lanci di pietre, ferri e bottiglie
POLESELLA (ROVIGO) - A Botta di Bresparola, frazione di Polesella, due anziani coniugi sono stati aggrediti, giovedì, da alcuni zingari. Si tratta dell'ennesimo...

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POLESELLA (ROVIGO) - A Botta di Bresparola, frazione di Polesella, due anziani coniugi sono stati aggrediti, giovedì, da alcuni zingari. Si tratta dell'ennesimo capitolo di una vicenda che sta ponendo nella paura le dodici famiglie che vivono nella località, che si trova a ridosso anche di Bosaro, Arquà e Frassinelle.

«Siamo stati assaliti un'altra volta con lancio di pietre, ferri e bottiglie - raccontano i due anziani, che vivono in una delle case vicino a quella acquistata nel 2021 dagli zingari -. Abbiamo sporto denuncia e chiediamo maggiore sicurezza e un immediato aiuto da parte delle forze dell'ordine e del prefetto. Non possiamo più andare avanti così».

 

Si tratta del secondo attacco che subiamo in un mese e mezzo

 

«Anche in questa occasione siamo stati bersagliati da oggetti mentre effettuavamo lavori in giardino». Per fortuna i sassi non li hanno colpiti. Per qualche settimana il clan nomade era andato altrove e c'era stata un po' di pace, ma ora la situazione è tornata esplosiva.

«La nostra paura aumenta di giorno in giorno - racconta la figlia dei due anziani - Non ci sentiamo più sicuri a casa nostra, non si può nemmeno uscire in giardino a tagliare l'erba. Temiamo che ci possa essere una disgrazia, perché quelle persone non hanno scrupoli. Siamo tutti preoccupati e chiediamo con forza che qualcuno intervenga per ridarci la serenità che avevamo fino a poco meno di tre anni fa».


Era il novembre 2021 quando a Botte di Bresparola giunsero alcune famiglie rom, di origine serba, provenienti da Torino e Padova. «Li abbiamo accolti nel migliore dei modi, ma con l'andare del tempo è successo di tutto. Ogni giorno la nostra incolumità viene messa in pericolo. Il caso è a conoscenza di Prefettura, Compagnia carabinieri e comando di Polizia locale. Finora nessuno è riuscito a fare capire a queste persone che anche se hanno acquistato il terreno dove vivono, bisogna però osservare le regole di convivenza. Ci troviamo con i loro escrementi a ridosso delle nostre abitazioni, abbandonano rifiuti di ogni tipo sulla strada e nei campi, fanno falò alti due metri; è capitato anche che abbiano fatto scoppiare alcune bombole del gas che hanno fatto tremare le nostre finestre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino