OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Si stringe il cerchio intorno ai presunti autori dell'aggressione ai danni di un rider avvenuta l'altra notte a Napoli. Lo scooter della vittima è stato ritrovato dinanzi all'abitazione di un sospettato ed in questura, oggi, sono finte quattro persone. Due di loro, entrambi minorenni, sono state sottoposte a fermo per rapina aggravata in concorso: in sei hanno picchiato la vittima, minacciandola anche con una pistola e un coltello per costringerla a consegnare il mezzo. Gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica dell'accaduto anche attraverso l'esame delle immagini di videosorveglianza. Un lavoro non facile che sarà completato solo nelle prossime ore e che sarà sottoposto poi alle autorità giudiziarie competenti.
Gianni Lanciano, 50 anni, padre di due ragazzi, disoccupato da sei, rider da poco per portare qualche euro a casa, l'altra notte era in sella ad uno scooter e stava percorrendo calata Capodichino per fare alcune consegne, quando è stato avvicinato da un gruppo di sei persone, tutte con il volto coperto, che dapprima lo hanno picchiato e poi lo hanno costretto a consegnare loro lo scooter. Lui ha provato a divincolarsi, ha urlato ma è stato tutto inutile. Una scena di inaudita violenza che è stata ripresa da qualcuno che era alla finestra di uno dei palazzi della zona. Il filmato è stato poi diffuso dal consigliere regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde) e in poche ore è diventato virale. Una violenza cieca che ha scatenato l'indignazione unanime ma che ha fatto scattare anche una gara di solidarietà per la vittima, con la raccolta di fondi per consentire a Gianni Lanciano di acquistare un altro scooter.
Deliveroo, il tribunale di Bologna: «Usa algoritmo discriminatorio, i rider non sono macchine»
Invoca il pugno duro e pene severe per i responsabili la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Un gesto «vigliacco e di inaudita violenza che condanniamo con forza. Siamo vicini a lui e alla sua famiglia», scrive su Facebook Vincenzo De Luca, governatore della Campania, mentre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris parla di «una pagina indegna e criminale in un momento così terribile. Evidenzia la precarietà di un lavoro non di rado espletato senza adeguate garanzie; la violenza di una banda di criminali che agisce indisturbata senza che nessuno intervenga; la desertificazione dei territori dovuta ad una pandemia che sta piegando le nostre città». Commosso da tanta vicinanza Gianni Lanciano chiede però un lavoro; quel lavoro da macellaio che ha fatto fino a sei anni in un ipermercato dell'area a nord di Napoli. Un'offerta di lavoro gli è giunta nelle ultime ore da una macelleria di Ottaviano. Lanciano ha detto di non aver avuto paura mentre era oggetto dell'aggressione e di aver provato dapprima tanta rabbia, ma anche dispiacere per gli aggressori: «Sono dei ragazzini». Insomma adolescenti che nella violenza vedono svanire il loro futuro. Nel tardo pomeriggio il rider è passato in questura per ritirare il suo scooter, con un sentito grazie agli investigatori per l'impegno profuso sulla sua vicenda.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino