La sorella di Raoul Bova, Daniela, e l’ex moglie Chiara Giordano chiudono i conti con la giustizia patteggiando una condanna rispettivamente a 6 e 8 mesi di carcere, pena...
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Le donne di casa Bova erano finite nel mirino della Finanza come manager della “Sanmarco”, la società produttrice della serie. A chiedere il rinvio a giudizio della sorella e dell’ex moglie di Bova il pm Giovanni Battista Bertolini che contestava l’evasione fiscale finita poi ieri al vaglio del gip Chiara Gallo. Secondo accertamenti della guardia di finanza con una serie di fatture ritenute false nell’anno di imposta del 2013 la Bova e la Giordano con 780 mila euro di fatturato sospetto avrebbero ottenuto rimborsi Iva non dovuti per 150.000 euro.
Nell’ambito dello stesso procedimento è stato sollecitato il giudizio anche per quattro impresari cinematografici che avrebbero garantito le fatture per servizi di ambientazione o di personale non effettivamente forniti, almeno secondo l’accusa. Alle due indagate è stato concesso di patteggiare la pena solo dietro la completa restituzione dell’ammanco all’Erario.
L’ex moglie di Bova, in veste di ex procuratrice, e la sorella dell’attore, Daniela, che con la Sanmarco hanno promosso anche il film “Gli sbirri” erano finite sotto accusa anche per la frode al fisco che ha portato alla condanna dell’attore, ma in quel caso erano state assolte. A Bova era stato contestato di aver accumulato false fatture per 680.000 euro. Ogni addebito però è stato appianato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino