PERUGIA - Dopo anni dediti a traffici illeciti ed all’accumulo dei relativi proventi, nelle prime ore di giovedì sono scattate le misure di prevenzione previste dal...
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Da un lato, infatti, gli agenti della Questura hanno ricomposto minuziosamente il profilo criminale del soggetto, che ha iniziato la sua carriera delinquenziale sin da giovane, collezionando denunce ed arresti per delitti contro il patrimonio.Ma è soprattutto grazie all’indagine denominata “Cassaforte” del 2010 che è stato possibile delineare l’elevata pericolosità sociale dell’uomo, tratto in arresto quale promotore ed organizzatore, insieme al fratello, di un’organizzazione finalizzata alla commissione di furti in abitazione. Parallelamente, i militari del Gico, grazie alla consultazione delle specifiche banche dati in uso al Corpo ed all’acquisizione di ulteriori informazioni sul campo, hanno ricostruito la situazione economica, reddituale e patrimoniale del 37ennee del suo nucleo familiare convivente a partire dal 1984, che ha permesso di individuare una sperequazione tra i redditi dichiarati, l’attività economica svolta ed il patrimonio immobiliare acquisito, ritenuto di ingiustificata provenienza. Questi ultimi saranno assegnati all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per il successivo riutilizzo attraverso l’assegnazione alle Forze dell’Ordine, ovvero a quei soggetti – associazioni, cooperative, Comuni, Province e Regioni – in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.
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Il Gazzettino