«La crescita della fiducia dei consumatori, al top da due anni, è l'ennesima conferma della ripresa convincente della nostra economia. Si registrano continui...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una frattura tra azione di governo e sentiment collettivo che sposta elettori di centrosinistra nella fascia del non voto avvantaggiando i partiti che hanno un elettorato più motivato. Ricucire questa spazio non sarà facile tanto più dovesse passare il concetto che considera quasi inutili le elezioni del prossimo anno e che un altro appuntamento con le urne è possibile in autunno del prossimo anno. Il “voto utile”, argomento che molto piace a centrodestra e Pd, rischia di vanificarsi in una sorta di sciogliete le righe dell’elettorato pronto a votare per le formazioni minori o a restare a casa.
Un gioco rischioso visto che la disillusione dell’elettorato moderato potrebbe spingere alla vittoria i pentastellati. Un po' come già accaduto a Roma. Un equilibrio complicato sul quale si esercitano da diverso tempo coloro che spesso solo a parole evocano “la governabilità” facendo raffronti con la Francia e persino con la Germania.
Marco Conti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino