«Nuove opportunità per garantire ai bambini ed agli adolescenti l’esercizio del diritto alla socialità ed al gioco». Si aprono così le linee...
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«I parchi ed i giardini pubblici rappresentano una risorsa disponibile di grande importanza per tutti, e certamente anche per i bambini e gli adolescenti, che possono godervi della possibilità di realizzare esperienze all’area aperta sia orientate alla scoperta dell’ambiente che alla realizzazione di attività di gioco col supporto di attrezzature poste ad arredo dello spazio stesso», si legge nel documento. Gli aspetti considerati riguardano: 1) l’accessibilità degli spazi; 2) i compiti del gestore; 3) la responsabilità del genitore o dell’adulto familiare accompagnatore, o del ragazzo se almeno 14enne. «In via generale, l’accesso potrà realizzarsi alle seguenti condizioni: 1) da parte di tutti i bambini ed adolescenti a partire dai 3 anni di età, si intende che il progetto deve preferibilmente essere circoscritto a sottofasce di età in modo da determinare condizioni di omogeneità fra i diversi bambini e adolescenti accolti; a tale scopo, per esempio, possono essere distinte fasce relative alla scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), alla scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) ed alla scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni); 2) mediante iscrizione è il gestore a definire i tempi ed i modi d’iscrizione dandone comunicazione in modo pubblico e con congruo anticipo rispetto all’inizio delle attività proposte, con criteri di selezione della domanda da definirsi nel caso di domande superiori alla ricettività prevista». Ma ecco il documento completo che dovrebbe consentire l’accesso da giugno.
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Il Gazzettino