Città del Vaticano - La diplomazia di Papa Francesco ha impiegato ben due giorni prima di formulare il telegramma di cordoglio al popolo iraniano dopo...
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In genere telegrammi di questo tipo in occasioni di sciagure, terremoti, attentati, stragi vengono fatti in giornata. Stavolta però, vista la delicatezza della situazione e i rapporti (buoni) con Teheran, il testo del messaggio (inviato dal cardinale Parolin, a nome del Papa) è stato diffuso solo stamattina. E' stato redatto in lingua inglese e riporta le «sentite condoglianze a tutti coloro che sono stati colpiti dal barbaro attacco a Teheran", definito «un atto grave e insensato». Alle vittime e i loro familiari il pontefice assicura poi il suo pensiero e le sue preghiere per la pace, pensando anche a coloro che non ci sono più e sui quali veglia «la misericordia dell'Altissimo».
ll doppio attentato di Teheran è avvenuto nella mattinata del 7 giugno. La responsabilità di entrambi gli attacchi è stata rivendicata dal cosiddetto Stato Islamico. È il primo attacco del gruppo terroristico in Iran e probabilmente segna una escalation tra sunniti e sciiti. Le autorità iraniane hanno accusato di partecipazione agli attentati l'Arabia Saudita. ma Riyad ha negato le accuse.
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Il Gazzettino