Taverna, il Tribunale respinge ricorso della madre: «Lasci la casa popolare»

La madre di Paola Taverna, vicepresidente del Senato del M5S, dovrà lasciare la casa popolare dove abita al Quadraro, periferia est della Capitale. Così ha deciso il...

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La madre di Paola Taverna, vicepresidente del Senato del M5S, dovrà lasciare la casa popolare dove abita al Quadraro, periferia est della Capitale. Così ha deciso il giudice Roberta Nardone della sesta sezione del Tribunale civile di Roma che ha rigettato le motivazioni con la quale la signora Graziella Bortolucci, 80 anni, si era opposta all'ordinanza di decadenza non avendo più i requisiti per abitare nella casa.


LEGGI LA SENTENZA

 


La madre della senatrice del M5S è stata anche condannata a pagare le spese giudiziarie all'Ater e al Campidoglio. Appena saranno note le motivazioni della sentenza, l'Ater emetterà un'altra ordinanza di sfratto e il Comune guidato da Virginia Raggi (M5S) dovrà eseguire lo sgombero. 

LA VICENDA
 La donna vive nella casa comunale dal 1994 dove paga un affitto di circa 150 euro, ma da anni ha perso il diritto a vivere nell'immobile. Questo perché la figlia, Paola Taverna è proprietaria di 4/6 di un immobile a Olbia, «partecipato» con delle quote anche dalla stessa madre, nonché di un locale commerciale su via Prenestina e, soprattutto, di un appartamento a Torre Angela. E proprio qui, secondo gli ispettori Ater che hanno concluso l'indagine nel 2014, potrebbe tranquillamente portare sua madre.  Da quel momento sono passati 4 anni, tra controdeduzioni e carteggi, ma l'esito della vicenda appare ancora incerto, anche perché l'anziana ha fatto ricorso.
E alla diatriba legale si sovrappone quella tra palazzi sulle rispettive competenze. Ater ha messo nero su bianco che, da parte loro l'iter si è concluso con l'emissione del decreto di rilascio, impugnato dalla famiglia presso il Tribunale di Roma.  

Quando scoppiò il caso lo scorso ottobre la sindaca Virginia Raggi,  in prima linea per gli sgomberi nella Capitale, disse: «Sicuramente gli uffici - spiega la sindaca - faranno tutte le indagini e si seguirà la legge esattamente come per tutte le altre persone».

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Il Gazzettino