«Le donne sono cagne, i gay pedofili, i neri scimmie»: l'odio social del leghista scatena le proteste

Le donne? «Diversamente femministe, in una parole cagne». I gay, «culattoni, checche isteriche, pedofili». Le persone di colore, «scimmie,...

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Le donne? «Diversamente femministe, in una parole cagne». I gay, «culattoni, checche isteriche, pedofili». Le persone di colore, «scimmie, dovrebbero stare solo in Africa. Trump, rimettili nelle gabbie». L'odio del leghista risparmia solo gli hater che la pensano come lui. In tanti chiedono su Twitter che i suoi  commenti razzisti, sessiti e omofobi.


«Amo la famiglia, la Lega, credo in Dio ma non in Papa Francesco e odio tutta la merda liberal europeista», questo il suo pensiero. E da lì parte per seminare insulti. «Litighi con un culattone e te lo ritrovi a capo di un'associazione gay finanziata dal solito Soros che ti scaglia contro una ricchionstorm». E ancora contro i gay, «i vostri padri a che età hanno cominciato a schifarvi?».  A una ragazza che aveva partecipato alla manifestazione per George Floyd, «sta cagna». Il suo furore travolge anche gli ebrei e i neri «grande Trump rimetti le scimmie nelle gabbie e libera l'America dal caos». Grande anche Putin, ovviamente. Mattarella invece è complice di «una magistratura corrotta». Fino alle femministe «cagne». Solo «fascista è bello». Tanto odio social non poteva che suscitare polemiche e proteste, in tanti hanno chiesto che fosse fermato. 


Qualcuno ricorda che l'odiatore in questione, Giovanni Ceccaroni, era stato candidato come consigliere al municipio XIV di Roma, dopo aver fatto parte di Futuro e libertà  e già allora le sue offese agli omosessuali e agli ebrei avevano creato imbarazzo e sdegno. Nel 2012  pubblicò una nota in cui, come denunciato da romaebraica.it, «descriveva l’ebraismo italiano come una potente lobby che andava contro gli interessi del nostro Paese». E a proposito delle unioni civili parlò di «checche isteriche». 

   


 







 



 



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