Uno dei fermati per il tentato omicidio a calci, pugni e coltellate di Niccolò Bettarini chiede la scarcerazione. Albano Jakej, italiano di origine...
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Per il gip Stefania Pepe che, nei giorni scorsi, aveva disposto per i quattro la custodia in carcere, Davide Caddeo, accusato di aver sferrato le otto coltellate, Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e lo stesso Albano Jakej, si erano «certamente» prefigurati che quel pestaggio e quei fendenti in «parti vitali» con una lama da 20 centimetri «avrebbero comunque potuto produrre conseguenze mortali», anche in considerazione della «loro superiorità numerica e della violenza della loro azione».
Jakej, secondo le indagini e in particolare le testimonianze anche dello stesso Bettarini, sarebbe stato colui che avrebbe detto al 19enne «sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo», prima dell'aggressione.
Il Gazzettino