Quando è arrivato nei pressi della Casina dei capitani, ad attenderlo c'erano gli amici e i colleghi che lo difesero a spada tratta già nei giorni immediatamente successivi...
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Solo allora ha avuto inizio la presentazione de "Le verità sommerse", l'inchiesta giornalistica con cui Vittoriana Abate prova, con il contributo dello stesso Schettino, a far luce sul naufragio del 13 gennaio 2012 costato la vita a 32 persone.
L'incontro è strettamente riservato a marittimi e addetti ai lavori. Tanto che Michele Miccio, collega di Schettino e presidente della Casina, si è dovuto impegnare per tenere lontani taccuini e telecamere. «Questo appuntamento è stato richiesto dal comandante Schettino per confrontarsi con i colleghi, i giornalisti non sono ammessi» ha detto Miccio.
La presentazione ufficiale più tardi, ma circolano già le copie del volume. Ecco la dedica: «Questo libro è dedicato a coloro che quella notte sono stati colpiti negli affetti più cari. A loro è dovuta la verità, prima che a chiunque altro».
Nel testo Schettino rivendica le scelte compiute nella notte del naufragio: «In coscienza rifarei tutto quello che ho fatto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino