Schettino presenta il suo libro:
«Rifarei tutto quello che ho fatto»

Mercoledì 24 Giugno 2015 di Ciriaco M. Viggiano
Schettino entra nella Casina dei capitani
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Quando è arrivato nei pressi della Casina dei capitani, ad attenderlo c'erano gli amici e i colleghi che lo difesero a spada tratta già nei giorni immediatamente successivi al naufragio della Costa Concordia. In camicia bianca con giacca blu e pantalone grigio, Franco Schettino ha "dribblato" giornalisti e cameramen ed è entrato nella Casina.



Solo allora ha avuto inizio la presentazione de "Le verità sommerse", l'inchiesta giornalistica con cui Vittoriana Abate prova, con il contributo dello stesso Schettino, a far luce sul naufragio del 13 gennaio 2012 costato la vita a 32 persone.



L'incontro è strettamente riservato a marittimi e addetti ai lavori. Tanto che Michele Miccio, collega di Schettino e presidente della Casina, si è dovuto impegnare per tenere lontani taccuini e telecamere. «Questo appuntamento è stato richiesto dal comandante Schettino per confrontarsi con i colleghi, i giornalisti non sono ammessi» ha detto Miccio.



La presentazione ufficiale più tardi, ma circolano già le copie del volume. Ecco la dedica: «Questo libro è dedicato a coloro che quella notte sono stati colpiti negli affetti più cari. A loro è dovuta la verità, prima che a chiunque altro».

Nel testo Schettino rivendica le scelte compiute nella notte del naufragio: «In coscienza rifarei tutto quello che ho fatto».
Ultimo aggiornamento: 21:12

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