Gommoni e barconi carichi di migranti non sempre sono soli quando lasciano le acque territoriali libiche. Lo ha detto il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro nel corso della sua...
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«Tra gli strumenti per poter meglio lavorare e riprendere l'azione investigativa sarebbero utili le intercettazioni delle comunicazioni satellitari usati per la richiesta di soccorsi dei migranti: dall'esame del traffico telefonico di questi Turaya potrebbero emergere elementi importanti per individuare i trafficanti», ha proseguito Zuccaro. «Gli scafisti - ha ricordato - ricevono spesso l'indicazione di gettare in mare il telefono se il soccorso viene fatto da navi militari, mentre con navi civili il satellitare viene preso da terze persone e riutilizzato per altre operazioni di soccorso. Sono state infatti segnalate chiamate partite dallo stesso cellulare».
Tra il il personale delle Ong vi sono figure «non proprio collimabili con quelle dei filantropi», ha aggiunto il procuratore di Catania ribadendo che sarebbe «molto utile individuare le fonti di finanziamento delle Ong di più recente nascita». «Il fine di solidarietà è tra i più nobili tra quelli perseguiti dall'uomo - ha aggiunto - e tanto più è vasta tanto più è nobile. Ma in questo caso vi sono interessi in gioco non solo di chi viene salvato».
«Contatti radio» e «comunicazioni» tra presunti trafficanti e appartenenti ad alcune Ong a disposizione della procura di Catania non arrivano dagli 007 ma da Frontex e dalla Marina Militare, ha spiegato il procuratore.
«Auspico che il Csm ci possa mettere in condizione di operare nel modo migliore e dal Csm non è arrivata nessuna risposta negativa riguardo a questo auspicio». «Mi rendo conto - ha aggiunto - che ci sono altre esigenze che il Csm deve tenere presente, ma non c'è contrasto con l'esigenza di poter disporre del necessario supporto investigativo».
«Vi sono Ong che hanno dimostrato in maniera inequivocabile che operano per solidarietà, come Save the Children e Medici senza Frontiere»: «nessun interesse si può avere per queste organizzazioni, non devono dimostrare niente a nessuno», ha precisato il procuratore sottolineando però che «non tutte» le Ong «vanno messe sullo stesso piano».
«C'è l'impossibilità di ospitare in Italia tutti i migranti economici: per le ong questo non è un discrimine, ma per uno Stato la differenza è rilevante, perchè il controllo dei flussi migratori non può che competere agli Stati. Bisogna evitare - ha spiegato ancora Zuccaro - che si rafforzino le organizzazioni criminali che renderanno difficile la stabilizzazione in Libia. I trafficanti riescono a sviluppare volumi di profitti che li rendono sempre più forti e organizzati e renderà loro più facile contrastare il governo libico che si è formato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino