«Finalmente si riparte» ma guai ad archiviare «l'angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del ù o il fatto che...
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Nella giornata in cui si celebra l'importanza del lavoro il presidente della Repubblica parla con chiarezza anche alla politica e dalle sue parole si comprende come il tasso di litigiosità che ancora pervade i partiti - e, purtroppo anche le istituzioni - lo preoccupa non poco. Serve in questa situazione di grave emergenza «un responsabile clima di leale collaborazione tra le istituzioni e nelle istituzioni», avverte secco mentre infuria lo scontro tra Regioni e governo centrale. Una senso civico che il capo dello Stato chiede anche agli italiani che sembrano mostrarne ben di più: «so che possiamo fare affidamento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini - manifestato, in questo periodo, in misura ammirevole dalla loro quasi totalità - perché, nelle nuove condizioni, ci si continui a comportare con la necessaria prudenza». Non manca poi un richiamo diretto alle responsabilità dell'esecutivo che in questa fase ha il dovere di illuminare e rassicurare il Paese con poche, efficaci norme: «sono necessarie indicazioni, ragionevoli e chiare, da parte delle istituzioni di governo».
Una bacchettata diretta all'esecutivo nel suo complesso che ha l'obiettivo di serrare le fila per gestire questa difficilissima fase 2.
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Il Gazzettino