Cinque candidati esterni di cui tre, Gregorio De Falco, Emilio Carelli e Vincenzo Zoccano, che a meno di colpi di scena, guideranno i collegi uninominali. È la giornata dei...
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Troppo alto, infatti, il pericolo che le contestazioni degli esclusi, o anche dei perdenti, venissero fuori, peraltro con decine di giornalisti lì presenti. I risultati vengono annunciati via blog alle 21 senza allegare i click incassati ai nomi dei candidati: i «big», da Di Maio a Roberto Fico, da Paola Taverna a Carla Ruocco fino ad Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, sono tutti capilista e tra i deputati uscenti ci sono ben poche sorprese.
Tra gli uscenti restano fuori dalla lista dei titolari - viene diffusa infatti anche una lista supplente - l'abruzzese Daniele Del Grosso, il pugliese Emanuele Scagliusi, l'emiliano Paolo Bernini. Solo quarta Chiara Di Benedetto, deputata vicino a Riccardo Nuti in Sicilia dove capolista è, nel collegio di Palermo, l'attivista storico - e citato nell'audio «rubato» da un incontro dello staff dove si criticava Addiopizzo - Adriano Varrica. Capolista in Toscana, nel Lazio e Lombardia, il comandante Gregorio De Falco, il presidente di Adusbef Elio Lannutti e il giornalista Gianluigi Paragone, tre dei 5 candidati esterni presentati oggi da Di Maio a Pescara.
Spigolosi poi, diversi duelli tra i parlamentari uscenti che, complici anche le quote rosa, costringono, ad esempio, Francesco D'Uva nel collegio Sicilia 2, Mattia Fantinati nel collegio Veneto 2 o Mirko Busto nel collegio Piemonte 2 rispettivamente al terzo e al secondo posto. Certo, qualcuno potrebbe essere sempre ripescato per gli uninominali, dove ci saranno anche Emilio Carelli e Vincenzo Zoccano, l'ex direttore di Skytg24 e il presidente del Forum disabilità che scenderanno direttamente all'uninominale. E all'ex Aurum è soprattutto la giornata del comandante anti-Schettino, applauditissimo dalla platea.
«Qualcuno mi conosce e sa che per la coerenza si basa sul rispetto tra dichiarazione e fatto», afferma De Falco mentre qualcuno tra gli attivisti, citando la sua celebre frase del disastro della Concordia, gli urla «benvenuto a bordo».
Il Gazzettino