Luca morto a 15 anni dopo il sushi all you can eat: ristoratore e medico indagati per omicidio colposo

Luca Piscopo è morto il 2 dicembre 2021. Pochi giorni prima era stato a pranzo nel ristorante con tre amiche, anche loro colpite da intossicazione alimentare, ma meno aggressiva

Luca morto a 15 anni dopo aver mangiato il sushi, ristoratore e medico indagati per omicidio colposo
È passato un anno dalla morte di Luca Piscopo, il 15enne deceduto a Napoli dopo un pranzo di sushi "all you can eat" e nove giorni di agonia in ospedale. La...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È passato un anno dalla morte di Luca Piscopo, il 15enne deceduto a Napoli dopo un pranzo di sushi "all you can eat" e nove giorni di agonia in ospedale. La procura ha individuato due potenziali colpevoli, ossia il titolare del ristorante dove il ragazzo consumò il pasto e il medico che lo ebbe in cura. Entrambi sono indagati per omicidio colposo.

 

La vicenda

 

Luca Piscopo è morto il 2 dicembre 2021. Il 23 novembre precedente era stato a pranzo, insieme a tre compagne di classe, in un ristorante che offre la formula "all you can eat" a 14,99 euro per il sushi. Le tre ragazze hanno accusato un'intossicazione alimentare. Lui ha avuto la peggio. È stato ricoverato in ospedale, accusando vomito e febbre alta per una settimana. Dopo 7 giorni le sue condizioni sono leggermente migliorate, per poi peggiorare improvvisamente, fino alla morte. Il 17 dicembre, il locale dove i giovani sono stati a pranzo, è stato messo sotto sequestro preventivo. 

Luca era in perfette condizioni di salute. «Non aveva alcun problema, non c'era alcuna ombra nella sua vita», raccontava la madre. «Sin dalla sera ha accusato dei disturbi fisici, sintomi che potrebbero essere riconducibili a chissà quante altre malattie. Dolori alla pancia, diarrea, febbre alta, vomito». Dopo un anno, i famigliari aspettano che sia fatta giustizia. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino