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Loris Sabatucci, 48 anni, nato a Piacenza ma trasferitosi a Milano, è morto nella serata di sabato 30 dicembre in seguito ad un incidente aereo avvenuto in Spagna, con il suo ultraleggero, in una zona boscosa chiamata Beteta ad est di Madrid. Il noto youtuber era in compagnia di una donna, di 31 anni, rimasta ferita e trasportata d'urgenza in ospedale.
Aereo in fiamme a Tokyo, il video dei passeggeri
La ricostruzione dell'incidente
Loris Sabatucci era ai comandi del piccolo aereo ed è morto sul colpo mentre la sua amica è rimasta ferita gravemente tra i rottami.
La passione per il volo e non solo
La vita di Loris Sabatucci è stata spericolata. È diventato famoso grazie al suo video su youtube dove sfreccia con un auto a 300 chilometri all'ora. "Loris 75 pc", questo il suo nome sui social, si definiva youtuber e caricava video dove guidava auto di grossa cilindrata in autostrada sfottendo gli automobilisti. In un altro filmato si vantava di essere atterrato nel parcheggio di un fast food per acquistare hamburger e patatine.
I problemi con la giustizia: dal contrabbando al volo in Marocco
Nel 2017 Sabatucci venne arrestato dalle fiamme gialle con l'accusa di produrre sigarette di contrabbando. Gli vennero confiscate auto di lusso e conti correnti. Nel 2018 torna nuovamente al centro delle indagini, in quanto ritenuto coinvolto in un traffico di cocaina dove veniva utilizzato un elicottero per trasportare lo stupefacente in Sardegna. Lo youtuber ha sempre respinto le accuse dichiarando: «Un' indagine basata sul nulla, soltanto ipotesi» che lui si spiega perché «evidentemente la Guardia di finanza non riusciva a spiegare il mio tenore di vita, che era molto alto. Quando fai tanti soldi pensano subito alla droga, ma non è l’unico modo per guadagnare». Ma assicura: «Non sono mai stato trovato neanche con un grammo di droga» . Nell'agosto del 2021 venne fermato a Tangeri (Marocco) dalle autorità locali per un volo non autorizzato. «Ma non sono andato in elicottero, infatti ho portato le prove che ero arrivato in yacht» aveva spiegato ai giornali italiani che si erano interessati del suo caso. Il dubbio era venuto alle forze dell’ordine, evidentemente, perché Loris era già finito al centro di indagini che riguardano il mondo del traffico illegale.
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Il Gazzettino