«Aboliamo le rette universitarie». È la proposta presentata dal leader di Liberi e uguali Pietro Grasso, all'assemblea nazionale in corso all'hotel...
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«Altri aboliscono le tasse, noi aboliamo il precariato. Ma le tutele non servono a nulla se non c'è il lavoro. E allora dobbiamo investire lì dove il lavoro possiamo davvero crearlo», ha detto Grasso, indicando le linee programmatiche su ambiente, turismo, mezzogiorno, scuola e ricerca. «Avere un'università gratuita, come avviene già in Germania e tanti altri Paesi europei, significa credere davvero sui giovani, non a parole ma con fatti concreti - ha spiegato-. Ne beneficerà il Paese: dare a tutti la possibilità di studiare, mettere in moto la genialità e le intelligenze significa allargare il nostro orizzonte e rendere l'Italia più competitiva».
«Non valutiamo solo l'aspetto giudiziario, non basta la legge Severino: vogliamo portare in Parlamento donne e uomini rispettati e rispettabili», ha quindi sottolineato, aggiungendo che «non candideremo nelle liste estere alcun candidato residente in Italia».
E ancora: «Lotteremo per i molti non per i pochi. Il nostro impegno non finirà il 4 marzo, abbiamo un progetto molto più ambizioso». «Ci aspettano settimane di intensissimo lavoro: è solo l'inizio per cambiare l'Italia, per dare una svolta. Vedo gente rassegnata, impaurita, delusa, con lo sguardo basso. I populismi soffiano sulle paure e noi abbiamo il coraggio di reagire e porre rimedio a tutto ciò. Siamo eredi degli uomini e delle donne che 70 anni fa ci liberarono dal fascismo dandoci la libertà, siamo orgogliosi di credere nella democrazia parlamentare e pronti a lottare fino in fondo per realizzare i principi della costituzione».
«Di alleanze si parlerà dopo il 4 marzo, saremo aperti e inclusivi per tutti quelli che la pensano come noi. A chi guardiamo? Io guardo avanti», ha detto il leader di Liberi e Uguali, interpellato dai giornalisti su una possibile intesa post elettorale con Pd o M5S.
«Il 4 marzo è un appuntamento cruciale per il nostro Paese: abbiamo poco tempo, incontreremo delle difficoltà, abbiamo poco spazio nelle televisioni e nei telegiornali.
La scelta se sostenere Nicola Zingaretti alle elezioni regionali per il Lazio «sarà oggetto di valutazione. Si tratterà di prendere contatti con la base, che si dovrà esprimere com'è nostro costume, e poi con Zingaretti». «Il pluralismo non può che essere qualcosa che arricchisce, certamente non depotenzia», ha risposto Grasso a chi gli faceva notare che dentro Leu c'è chi si oppone al sostegno al candidato del Pd. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino