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Alla fine sono crollati, tutti. Dopo Mirto Milani, che è stato interrogato martedì, anche la fidanzata Silvia Zani, una delle figlie di Laura Ziliani, uccisa nel Bresciano, ha ammesso, interrogata in carcere, l'omicidio della madre, ex vigilessa trovata morta l'8 agosto 2021 dopo che era svanita nel nulla tre mesi prima.
La confessione è arrivata nell'interrogatorio di ieri sera. Confermati il movente economico e l'intenzione di appropriarsi del patrimonio immobiliare di Laura Ziliani, che era vedova.
LA VICENDA
Mirto Milani, in oltre 4 ore di faccia faccia con il pm, martedì scorso, non avrebbe scaricato le responsabilità sulle sorelle Zani, ma avrebbe ammesso che ad agire sarebbero stati tutti e tre insieme. Dalle indagini effettuate dopo l'arresto erano emersi elementi nuovi a carico di quello che gli inquirenti hanno definito «il trio criminale». Tra le novità, una fossa trovata a pochi metri di distanza dal luogo del ritrovamento del cadavere di Laura Ziliani l'8 agosto scorso e che, secondo gli inquirenti, era stata scavata per contenere in un primo tempo il cadavere della donna.
Laura Ziliani, figlie e fidanzato non rispondono. «Lui aveva una relazione con entrambe le sorelle»
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