Jonathan e Denise morti sulla via del Mare, l'amica sopravvissuta: «Gli ho detto: rallenta. Poi il buio»

«Gliel'ho ripetuto più di una volta di rallentare, di andare piano ma Jonathan non mi dava ascolto, per me correva troppo». Poi la macchina è...

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«Gliel'ho ripetuto più di una volta di rallentare, di andare piano ma Jonathan non mi dava ascolto, per me correva troppo». Poi la macchina è scivolata via, sull'asfalto bagnato dalla pioggia. Avviene tutto in pochi secondi, neanche il tempo di rendersi conto che la Nissan Micra su cui viaggiava, aveva iniziato a girare vorticosamente su se stessa prima di finire contro il guard-rail della via del Mare, all'altezza del chilometro 24, tra Ostia e Acilia.


 

Da una delle stanze del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Eugenio, dov'è stata trasferita in codice giallo, Noemi Caiazzi, 22 anni, racconta a papà Fabio cosa è successo la notte di domenica quando stava tornando a casa. Dell'incidente mortale, in cui due suoi amici hanno perso la vita, la ragazza non ricorda nulla: «Mi sento solo molto confusa, la macchina andava troppo forte ricorda con il papà che le tiene la mano poi tutto ha iniziato a girare».
Non sa ancora che i suoi amici Jonathan Sciarra e Denise Moriggi, rispettivamente di 30 e 23 anni sono deceduti, il primo mentre stava arrivando all'ospedale Grassi di Ostia, la seconda a pochi istanti dall'incidente. Noemi si è salvata, secondo una prima ricostruzione dei vigili del gruppo Tintoretto, perché viaggiava dietro, nel sedile posteriore della piccola utilitaria. «Ho capito di esser volata via dall'auto aggiunge ancora la giovane al padre quando mi sono trovata in mezzo ai cespugli, ho iniziato a gridare, a chiedere aiuto, mi sentivo debole, mi veniva voglia di chiudere gli occhi ma ho cercato di resistere, di non lasciarmi andare». A trovarla, con il volto insanguinato, e a chiamare i soccorsi è stata una residente di Ostia Antica che «vorremmo ringraziare con tutto il cuore spiega il padre della giovane superstite perché se non si fosse fermata, magari anche Noemi sarebbe morta insieme agli altri».

LE CONDIZIONI

Stravolta e sotto choc, i medici del Sant'Eugenio hanno riscontrato sul corpo della giovane la rottura del bacino e un versamento che tuttavia non desterebbe preoccupazione. A spaventare e non solo i sanitari sono invece le condizioni psicologiche della ventiduenne. Ieri di fronte all'ingresso del pronto soccorso del Sant'Eugenio si era riunita tutta la comitiva di Noemi, ragazzi di Ostia e Acilia che si incontrano spesso a piazza Gasparri e che piangevano la scomparsa degli altri due amici.
C. Moz.
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Il Gazzettino