Ius soli, Delrio digiuna con 70 parlamentari. Boldrini: "Ci penso". Il governo vuole riprovarci

Il ministro Graziano Delrio ospite di "Porta a Porta" sul tema ius soli
Approvare la legge sullo ius soli in questa legislatura. Nonostante i numeri sfavorevoli, 70 parlamentari non si danno per vinti e hanno aderito allo sciopero della fame a...

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Approvare la legge sullo ius soli in questa legislatura. Nonostante i numeri sfavorevoli, 70 parlamentari non si danno per vinti e hanno aderito allo sciopero della fame a staffetta promosso da Luigi Manconi per fare pressione sul governo affinchè la legge che riconosce la cittadinanza ai bimbi nati in Italia da genitori stranieri venga approvata. Tra di loro c'è anche il ministro Graziano Delrio che ci tiene a sottolineare: “Il mio non è un ricatto. Il parlamentare risponde alla nazione non alla disciplina di partito. Sui diritti civili non ci si astiene. Se non c'è la maggioranza amen. Ma dobbiamo fare un dibattito ragionato”. Oltre a Delrio, hanno aderito allo sciopero della fame il viceministro Mario Giro e i sottosegretari Benedetto della Vedova, Andrea Olivero e Angelo Rughetti. Anche il presidente della Camera Laura Boldrini potrebbe appoggiare l'iniziativa di protesta non violenta: “Ci sto pensando – dice – è una legge importante”.

 

Il governo a questo punto farà un ultimo tentativo per far approvare la legge in Parlamento. Lo farà alla fine di ottobre, dopo l'ok al Def e prima della legge di bilancio. Una finestra temporale breve, che richiede necessariamente una maggioranza solida e, con tutta probabilità, un voto di fiducia. Per questo il ministro Anna Finocchiaro sta tentando di mediare con i centristi di Ap, per spingerli ad ammorbidire la loro posizione. Le uniche concessioni che potranno essere fatte però riguardano alcune modifiche al testo per accentuare lo ius culturae. Il riconoscimento della cittadinanza si avrebbe non solo sulla base del criterio della nascita su territorio italiano ma verrebbe richiesto anche un percorso scolastico. Alcuni esponenti di Ap sembrano disposti a votare il testo così modificato. Rimangono assolutamente contrari alla legge, invece, Lega, Forza Italia e 5 stelle.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino