Insulti razzisti su Facebook, espulso segretario Pd

di Stefano Dascoli

Lui, Gabriele Viviani, parlerà ufficialmente solo oggi. Vuole “stanare”, se così si può dire, amici e nemici. Una cosa è certa: non...

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Lui, Gabriele Viviani, parlerà ufficialmente solo oggi. Vuole “stanare”, se così si può dire, amici e nemici. Una cosa è certa: non rinnegherà quel post, anzi. Magari, come filtra, lo derubricherà a «stupidaggine», o darà la colpa allo spiccato senso dello humour che si auto attribuisce, o ancora tratteggerà uno scenario da «guerra politica sotterranea». Accusare lui per colpire qualcun altro. Ieri Viviani, segretario Pd di Alba Adriatica, è stato espulso dal partito: la commissione di garanzia democratica regionale ha commissariato la sezione e lui è stato rimosso dalla responsabilità di dirigerla e non potrà più tesserarsi. La vicenda è legata al famoso post su Facebook di fine agosto sui migranti, che qualcuno sarcasticamente ha definito «più leghista che democratico»: « Regalare a chi non ha diritto di stare in Italia una crociera senza ritorno per la costa africana». Lui, Viviani, non si è scomposto più di tanto. «Parlerò domani (oggi per chi legge, ndr) – ha detto al Messaggero - voglio leggere cosa emerge. In ogni caso non c’è nulla di razziale, ho detto le stesse cose del ministro Minniti». Oggi, insomma, la sua posizione sarà più chiara. Nel frattempo Viviani ha incassato la solidarietà del capogruppo Pd in Regione, Sandro Mariani, e del segretario provinciale Gabriele Minosse. «Negli ultimi mesi – dice Mariani - il partito si occupa molto di cose scarsamente rilevanti e poco dei problemi reali dei cittadini. E’ evidente che si vuole colpire la mia figura, colpendo persone che mi stanno intorno». Duro Minosse: « Leggo una chiara manovra di qualcuno in vista dei congressi. E’ assurdo che una persona venga espulsa in questo modo». Esulta Sinistra italiana: «Con chi manifesta intolleranza e razzismo non abbiamo altre parole se non di condanna» dice il segretario Daniele Licheri.

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Il Gazzettino