Ore 5:34 di giovedì 6 febbraio: il Frecciarossa 1000 AV 9565, il primo della giornata a partire, ha lasciato da 24 minuti la stazione Centrale di Milano, a bordo solo 28...
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Le immagini aeree del Frecciarossa deragliato: il primo vagone rovesciato su un fianco
Frecciarossa deragliato, il prefetto di Lodi: «Momento tragico, bisogna avere calma»
Le indagini. A poco più di due anni di distanza dall'incidente ferroviario avvenuto il 25 gennaio 2018 al treno regionale di Trenord a Pioltello (Milano), un deragliamento in Lombardia, questa volta in provincia di Lodi, coinvolge un Frecciarossa sull'Alta velocità di Trenitalia e provoca due morti e 31 feriti. E ancora una volta rilancia l'allarme manutenzione delle linee ferroviarie e del 'materiale rotabile'.
Le prime risultanze delle indagini di polizia giudiziaria svolte sul sito del deragliamento avvenuto stamani alle 5.34 nel territorio di Ospitaletto Lodigiano (Lodi) che ha coinvolto il treno AV 9595 Milano Centrale-Salerno, dicono che al centro delle cause potrebbe trovarsi uno scambio montato male o difettoso oppure ancora riparato male. Il 'punto zero', infatti, quello in cui si è verificato il problema di scorrimento, e che è stato trovato a 5-600 metri dal luogo in cui si è fermato il convoglio sviato, si trova in corrispondenza di uno scambio. Tratto che per giunta, la scorsa notte, sarebbe stato oggetto di una manutenzione, come riferito dal procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, da personale delle Ferrovie. «I lavori di manutenzione - ha detto il procuratore in conferenza stampa - vengono fatti perché qualcosa si è rotto, se no non c'è motivo per essere lì alle 4 e mezza del mattino».
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Incidente al Frecciarossa, indagini su uno scambio. «Forse lasciato aperto». Il treno andava a 290 km/h
«Se lo scambio fosse stato dritto per dritto - ha aggiunto - il treno non sarebbe deragliato, non è difficile da capire. Non era nella posizione che doveva garantire la libera percorrenza del treno». Troppe, parrebbero, le coincidenze, per non sospettare una causa diretta anche se, fino alla fine delle indagini e delle perizie che verranno ordinate dall'autorità giudiziaria, non si potrà dare per certa alcuna dinamica. Di certo, ha sottolineato Chiaro, «non è stato un atto volontario, l'ipotesi attentato è destituita di ogni fondamento». C'è poi un'altra possibilità e a spiegarla è sempre il procuratore di Lodi: «Stiamo verificando - ha detto - l'ipotesi dell'errore umano».
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Il Frecciarossa viaggiava a 290 km/h
Secondo le forze dell'ordine, la motrice del convoglio, sviata dai binari a 290 km/h, per cause ancora da chiarire, se legate ad un malfunzionamento nello scambio o ad un errato segnalamento, è letteralmente decollata, staccandosi dal resto del treno e uscendo completamente dalla sede per poi finire rovinosamente prima contro un carrello o qualche mezzo analogo che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie.Il Gazzettino