Un bonus per i nuclei familiari con almeno due figli che vivono in condizioni economiche difficili. Sarebbe questa l'ultima ipotesi allo studio del governo per sostenere le...
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Per il primo anno, le risorse a disposizione ammonterebbero ad almeno 400 milioni e proprio in base all'ammontare delle coperture si deciderà la soglia di reddito, ancora in via di definizione, entro cui garantire il bonus. Al momento, l'idea è quella di distribuire un assegno per le famiglie non proprio sotto la soglia della povertà (per le quali esistono già specifici interventi di welfare) ma in condizioni di precarietà economica. Ad essere fautori di un intervento pro-famiglia è in particolare l'ala del governo di Area Popolare, capitanata da Beatrice Lorenzin e Enrico Costa. Non a caso anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato oggi a parlare a grandi linee di un «segnale» sul quoziente familiare.
Un intervento più sistematico è rimandato al 2018, quando si affronterà il tema Irpef, ma già dall'anno prossimo il premier non ha escluso un primo assaggio che si potrebbe appunto concretizzare in una sorta di bonus. La manovra, che secondo il sottosegretario al Tesoro, Paola De Micheli, permetterà di sbloccare 800 milioni di investimenti degli enti locali, potrebbe arrivare sul tavolo del consiglio dei ministri venerdì o sabato prossimi, in anticipo rispetto alla scadenza del 20 entro cui inviare il testo completo in Parlamento. Prima di allora dovranno però essere sciolti i nodi ancora insoluti della Nota di aggiornamento al Def.
Il ministero dell'Economia ha inviato all'Ufficio parlamentare di bilancio i chiarimenti alle critiche esposte dall'Autorità nel corso dell'audizione in Parlamento e trasmesse a Via XX Settembre lo scorso 3 ottobre.
Il Gazzettino