Rifiuti, Girotto (M5s): «Per noi vince modello Treviso, non quello bresciano»

Gianni Girotto
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CASERTA - «Il contratto di Governo tra M5S e Lega in tema di rifiuti parla chiaro. Parla di "modello Treviso" che ora guida il Veneto più virtuoso, non di modello Brescia (i 13 inceneritori lombardi con il più grande forno d'Europa quello di A2A) che frena anche le tantissime eccellenze lombarde. Parla di chiudere inceneritori e discariche. Non di realizzarne». Lo scrive in un post sul blog delle Stelle dal titolo "Il mondo è veneto, non bresciano", Gianni Girotto, grillino sandonatese, presidente della commissione Industria del Senato, rilanciando un passaggio del contratto di governo.


«Una corretta e virtuosa applicazione dell'economia circolare, in linea con la gerarchia nella gestione dei rifiuti europea, comporta una forte riduzione del rifiuto prodotto, una crescente percentuale di prodotto riciclato e contestualmente una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica ed incenerimento, fino ad arrivare al graduale superamento di questi impianti adottando metodi tecnologicamente avanzati ed alternativi. A tal proposito il sistema di economia circolare di riferimento è quello oggi adottato dal servizio pubblico della provincia di Treviso, studiato in tutto il Mondo», è il passaggio del contratto di governo rilanciato dal blog. «In Veneto oggi, grazie ad un modello prevalentemente pubblico, che vede la raccolta porta a porta con tariffa puntuale come fulcro, oltre il 70% dei rifiuti urbani è differenziato e inviato a recupero di materia e compostaggio. Sono attivi 2 soli inceneritori piccoli e medi (quello di Padova 170mila tonnellate annue e quello di Schio 80mila tonnellate annue. Per avere i numeri quello di Acerra è da 725.000 tonnellate annue). In questi anni la Regione ha fermato quello di Verona-Cà del Bue e chiuso quello di Venezia. A Treviso ne sono stati cancellati 2, come spiega bene questo articolo che rilancia il 'Modello Treviso' nel contratto di Governo», scrive Girotto che ricorda infine: «Del resto era Zaia nel 2015 a tuonare contro lo 'Sblocca Italia' di Renzi "Abbiamo tre inceneritori e non ne costruiremo altri: siamo una Regione 'riciclona' e puntiamo dritti sul compostaggio". Con il Modello Treviso, grazie alla raccolta domiciliare portando l'Italia all'obiettivo minimo del 65% di differenziata (oggi siamo al 52%) realizzando impianti di riciclo, trattamento meccanico biologico, selezione, compostaggio si passerebbe subito da 51 a 17 inceneritori
», conclude Girotto.

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Il Gazzettino