Renzi, i genitori di restano ai domiciliari. Il gip: «Contraddizioni negli interrogatori»

Confermati gli arresti domiciliari i genitori dell'ex premier Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Questa...

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Confermati gli arresti domiciliari i genitori dell'ex premier Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Questa la decisione del gip di Firenze Angela Santechi, a quanto si apprende al Palazzo di giustizia di Firenze dove la decisione era attesa dopo l'interrogatorio di garanzia. 


Rapida la reazione via Facebook di Tiziano Renzi. In un post, che fa il pieno di commenti, scrive: «Ci difendiamo in tribunale certo. Ma se dobbiamo esser massacrati sui media, ci difenderemo anche qui» su Fb. E aggiunge: «Mi dicono: confessa e ti faranno uscire. Non posso confessare ciò che non ho fatto. Non abbiamo commesso i fatti per cui siamo privati della libertà. Lotteremo per difendere dignità e onore di due persone che in 35 anni di carriera non hanno mai avuto fallimenti, bancarotte e lavori in nero».



«L'accusa ritiene che queste cooperative fossero guidate dall'esterno da noi», «è falso», aggiunge. «Sto per arrivare a 70 anni: non pensavo di passare in tribunale la mia vecchiaia ma lo farò a testa alta perché io conosco la verità». Il giudice Fantechi non ha creduto ai Renzi e scrive che «è emerso in modo pacifico che gli indagati abbiano svolto ruoli di fatto» nelle società «tanto che non è possibile ritenere che le dimissioni da cariche formali» siano sufficienti «a garantire le esigenze cautelari». I gravi indizi di colpevolezza non risultano messi in discussione «dalle dichiarazioni degli indagati». Dichiarazioni che «scontano contraddizioni logiche nella narrazione dei fatti». Per il gip i Renzi hanno «minimizzato il valore indiziario di elementi obiettivi» come i contenuti delle mail. Il giudice evidenzia che Laura Bovoli usa le caselle e-mail delle cooperative Delivery Service e Europe Service. Quindi gli arresti per evitare che si possano reiterare reati di bancarotta fraudolenta e di fatture false mantengono la loro «attualità». Dunque non è bastato a rassicurare il giudice il fatto che si sia dimessa Laura Bovoli dalla Eventi 6 e si sia cancellato Tiziano Renzi dagli agenti di commercio. Sullo sfondo avanza la procedura fallimentare di Marmodiv, ceduta dai Renzi e gravata da 300.000 euro di 'bucò: la GdF sospetta fatture false, una sarebbe stata trovata. La perizia fallimentare in corso si spinge a ipotizzare il falso in bilancio. Sono sviluppi di metà febbraio, ignoti ai Renzi. Per il difensore Federico Bagattini i nuovi atti che la procura ha consegnato insieme al parere negativo per la revoca dei domiciliari hanno condizionato la decisione del gip e impedito di difendersi al meglio. Indagini, prosegue il legale, di cui «la difesa non aveva conoscenza e i cui esiti non sono stati contestati nell'interrogatorio dove anche il pm non ha fatto alcuna domanda in merito». Per Bagattini «siamo stati privati della possibilità di difenderci su questi nuovi elementi, sulla base dei quali peraltro il gip ha deciso». Prossimo appuntamento il 6 marzo, data nella quale è già fissata l'udienza al tribunale del riesame per l'annullamento dei domiciliari.
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Il Gazzettino