Garlasco, cerca di sedare una lite in un bar: giovane ucciso a colpi di pistola

Garlasco, cerca di sedare una lite in un bar: giovane ucciso a colpi di pistola
È in stato di fermo l'uomo sospettato dell'omicidio di questo pomeriggio a Garlasco. Dopo aver sparato a un giovane al culmine di una lite al bar, è fuggito...

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È in stato di fermo l'uomo sospettato dell'omicidio di questo pomeriggio a Garlasco. Dopo aver sparato a un giovane al culmine di una lite al bar, è fuggito in auto, ma la sua Alfa 159 nera è stata intercettata a un posto di blocco dei carabinieri nei pressi di Abbiategrasso (Milano). Si chiama Massimo Piazza, 43 anni, ha precedenti per droga e da poco si era trasferito a Garlasco, proveniente proprio da Abbiategrasso.


La vittima è Jader Sgherbini, 30 anni, residente a Ottobiano, un paese poco distante. Anch'egli aveva precedenti per droga: coinvolto a marzo nell'operazione «Cave Canem 2» dei carabinieri di Vigevano, non era uno dei 20 destinatari degli ordini di custodia ma solo di una perquisizione, durante la quale erano stati trovati una quindicina di grammi di cocaina. Per questo era stato arrestato in flagranza, aveva patteggiato 6 mesi ed era tornato subito in libertà. L'omicidio è avvenuto alle 18,15 in piazza Unità d'Italia, nel centro di Garlasco. All'interno del bar «Cicciòs» c'era stata una serie di litigi tra gli avventori ed erano volati cazzotti, tanto che al termine un paio dei presenti avevano il volto visibilmente tumefatto. Nell'alterco era coinvolto anche Sgherbini, non è ancora chiaro se direttamente o perché intervenuto in difesa di amici.


A un certo punto Piazza è uscito, si è allontanato alcuni minuti per raggiungere l'auto o la sua abitazione (poco distante) e poi è tornato, portando con sè una pistola, un'arma verosimilmente di piccolo calibro, che in serata è stata cercata a lungo nella zona ma non è stata trovata. È rientrato al bar, ha avvicinato Sgherbini e l'ha invitato a seguirlo fuori. Poi, una volta in mezzo alla piazza, gli ha appoggiato la canna dell'arma sul petto e ha tirato il grilletto. Un unico colpo, che non ha lasciato scampo al 30enne. È morto un'ora dopo, sotto gli occhi della moglie incinta, nonostante ripetuti tentativi dei sanitari del 118 di rianimarlo con il defibrillatore. Intanto sono arrivati i carabinieri, ai quali all'interno del bar i presenti hanno fatto subito il nome di Piazza. Sono scattate le ricerche e il fuggiasco è stato bloccato a una trentina di chilometri di distanza. Ora è in caserma, sotto interrogatorio.
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Il Gazzettino