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LA VICENDA
Qualche anno fa si aggiravano all'ombra dell'anfiteatro Flavio, una zona che consideravano di loro proprietà e nella quale si sono sempre sentiti protetti improvvisandosi "gladiatori dell'illegalità". Una sorta di supervisori di varie attività da cui poter sempre trarre il loro lauto profitto. Si parla di decine di turisti minacciati e costretti a subire la violenta invettiva dei fratelli e sostanzialmente a sborsare denaro contro la propria volontà.
Non solo turisti, anche le stesse guide sono finite nel mirino dei due fratelli.
Pestaggi e minacce che erano costate ai due centurioni la misura cautelare degli arresti domiciliari lo scorso dicembre. La prima denuncia è del 23 agosto 2022: un intermediario turistico abusivo si era presentato negli uffici del commissariato Celio e aveva raccontato di essere stato aggredito dai fratelli. Si sentivano al sicuro, arrivando addirittura a scagliarsi contro i vigili urbani che avevano tentato di multarli in passato. Per questi fatti sono stati dichiarati colpevoli dal giudice di primo grado. Condanna contro la quale si sono opposti, sperando di ribaltare la sentenza in appello.
L'ESERCITO DI ABUSIVI
Ma i due fratelli non sarebbero gli unici centurioni a gravitare intorno all'area adiacente al Colosseo, diventata un punto nevralgico dell'illegalità legata alle attività turistiche. Una guerra quella del Campidoglio contro "saltafila" e centurioni che va avanti da troppo tempo: nel 2002, durante l'amministrazione Veltroni, venne ipotizzato un albo per evitare un sovraffollamento di figuranti. Stessa proposta arrivata molti anni dopo con la giunta Alemanno, che firmò anche un'ordinanza per tenere i gladiatori lontani dal Colosseo. Tutto inutile. Nel 2015 a provarci era stato il prefetto Tronca, con due ordinanze confermate da Virginia Raggi, una però cancellata dal Tar. E ancora oggi poco è cambiato.Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino